“Femminicidio: al Comune chiediamo questi impegni”

violenza sulle donne
violenza sulle donne

CIVITAVECCHIA – Numerosi donne e uomini hanno partecipato all’Assemblea Pubblica contro il Femminicidio tenutasi lo scorso mercoledì presso il Comune di Civitavecchia. Assemblea in “Memoria di Lei”: “Lei” repressa, violata, offesa, uccisa dal proprio compagno, marito, padre, fratello. “Lei” considerata una sorta di proprietà del maschio da una cultura millenaria diffusa nel Pianeta in egual misura ad Occidente, ad Oriente, a Sud e a Nord, indifferentemente presente tra le diverse classi sociali. Questo il senso degli interventi che si sono susseguiti: ragionamenti seguiti con grande attenzione e commozione,sia quando hanno elencato le attività a favore della tutela delle donne e della diffusione della cultura di genere, sia quando hanno riportato i tragici numeri delle donne uccise, sia quando hanno sottolineato l’assenza delle Istituzioni, sia se narrati attraverso poesie, attraverso brani tratti da romanzi o da testimonianze di vita vissuta. Molte le considerazioni di ordine morale, religioso o ideologico. Insomma l’Assemblea si è espressa con tante voci che all’unisono sono confluite in una sola: è necessario mettere in atto tutto ciò che è possibile perché la barbarie del femminicidio sia stroncata. Dunque che fare? Le conclusioni hanno raccolto le proposte che via via gli intervenuti avevano avanzato e che c’è l’intenzione di formalizzare all’ Amministrazione Comunale.

a. Chiedere al Comune di realizzare ed esporre lo striscione
“In memoria di lei”. “Civitavecchia contro il Femminicidio”. (O qualcosa del genere)
b. Il Telefono Rosa organizza un corso di formazione per combattere lo stalking
c. Chiedere al Comune di costituirsi parte civile nei casi di violenza domestica
d. Chiedere al Comune di istituire delle Case Rifugio per donne che vogliano sottrarsi a situazioni pericolose di violenza domestica
e. Chiedere al Comune il Patrocinio Legale per le donne sottoposte a violenza domestica che denunciano
f. Si propone la formazione di un gruppo di genere (maschile) che affronti questioni inerenti alla identità maschile.
g. Formare un gruppo permanente di lavoro che consenta ad associazioni come il Telefono Rosa ed altre, di coordinarsi con la magistratura, con le forze dell’ordine e col Comune
h. Prevedere (di concerto con chi?) l’istituzione di piani socio-assistenziali per servizi di prevenzione e contrasto contro la violenza sulle donne
i. Interfacciarsi con le scuole per proporre una informazione puntuale sulla materia
j. Fare rete per consentire alle donne di conoscere meglio i loro diritti in materia
k. Corsi di autodifesa a cura della Associazione…

Amelia Ciampa