Statua del bacio, la Pro Loco annuncia azioni legali nei confronti del Sindaco

CIVITAVECCHIA – Arrivano durissime repliche all’Amministrazione comunale sulla vicenda della Statua del bacio da parte della Pro Loco, tirata in ballo dal comunicato diramato quest’oggi da Palazzo del Pincio, e da Link democratico, coinvolto indirettamente nelle accuse riservate all’ex Amministrazione Tidei. In particolare la Pro Loco annuncia azioni legali nei confronti del Sindaco Cozzolino e dell’ufficio stampa del Comune. Di seguito gli interventi integrali di Pro Loco e Link Democratico.

“In merito alle falsità espresse dall’Amministrazione Comunale nel comunicato che tira in ballo presunte responsabilità della Pro Loco nella rimozione della “Statua del Bacio”, premettiamo che stiamo valutando gli estremi per azioni legali di natura penale sia verso l’Amministrazione Comunale, nella figura del sindaco Cozzolino, e sia verso l’autore del comunicato, forse un dipendente “frequentatore” di ex sindaci.
Detto questo, teniamo a precisare che la Pro Loco non è stata e mai sarà paravento per fallimenti politici di questa Amministrazione. Se la Statua del Bacio non è rimasta a Civitavecchia, l’Amministrazione, il Sindaco Cozzolino e l’Assessore D’Antò, se ne assumano tutte le responsabilità. Non facciano perciò lo scarica barile. La Pro Loco non è chiamata ad amministrare questa città, non si è mai candidata per “salvare” Civitavecchia. Inoltre la Pro Loco è una associazione, non una “società” come invece affermato dal Sindaco Cozzolino al quale forse la differenza è ancora ignota. E se la situazione della cassa, come più volte evidenziato anche pubblicamente da noi stessi, riporta un passivo di 260 mila euro, sappia il Sindaco che la responsabilità non è certo di questa gestione ma di quella che la Pro Loco l’ha gestita nei decenni precedenti, qualche suo militante con la passione per le “rovine” antiche forse ne sa qualcosa. Riguardo le responsabilità della passata gestione sappia il Sindaco che la Pro Loco ha deciso di avviare entro pochi giorni le relative azioni legali verso chi c’era prima di noi e soprattutto che l’attuale gestione è riuscita ad estinguere tutte le pendenze con le banche, un successo non da poco a differenza di altri. Infatti, se da un lato è vero che “sdoganare una merce non vuol dire cambiarne la proprietà” – come si legge nel comunicato dell’Amministrazione – è anche vero che “tentare” di far restare una statua in città senza riuscirvi non è certo un successo ma bensì un sonoro fallimento che la Pro Loco sicuramente non si accollerà.
Chiarito questo, nel merito delle falsità riportate nel comunicato si precisa come la Pro Loco, su richiesta della precedente Amministrazione di voler sdoganare la statua, ha semplicemente funto da tramite per il versamento della relativa somma nelle casse dell’Agenzia delle Dogane.
Nulla, nemmeno un centesimo è rimasto nelle casse dell’associazione. L’intera somma è servita allo sdoganamento della statua e la prova effettiva ne è proprio lo sdoganamento. Perchè se l’intera somma non fosse stata versata o questa fosse stata versata in un importo inferiore – come maliziosamente vorrebbe far intendere l’Ammministrazione – lo sdoganamento di certo non sarebbe stato concesso.
Pertanto, La Pro Loco non ha percepito nè trattenuto alcuna somma di denaro del Comune e quindi non comprendiamo cosa c’entrino i rapporti di parentela tra l’ex assessore al bilancio e l’attuale Presidente tirati in ballo nel comunicato e soprattutto il collegamento di questi rapporti con la “critica” situazione di bilancio dell’associazione. Insinuazioni – come abbiamo poco fa accennato – di cui risponderà in tribunale per diffamazione il sindaco ed il redattore del comunicato.
Ad onor di cronaca, sappia Cozzolino che la Pro Loco sta lavorando faticosamente e duramente per rimediare alle macerie lasciate da altri e lo sta facendo con l’impegno di tutti i volontari che ogni giorno si prodigano, gratuitamente, per rimettere in moto una macchina quasi distrutta. A conferma del grande lavoro svolto vi sono le quasi mille persone che hanno partecipato al “Viaggio Dantesco” realizzato alle Terme grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio ed a costo zero per l’associazione. Grande lavoro esplicatosi anche nella correttezza e nella trasparenza dei bilanci, grazie all’operato dei revisori contabili.
Pertanto consigliamo al Sindaco e ai suoi fidi dipendenti di avere rispetto per chi sta lavorando nel tentativo di non far venire meno un’associazione che opera da tanti anni nel settore strategico del turismo e della cultura, valorizzando un sito strategico come le Terme.
Approfittiamo dell’occasione creataci da questo comunicato per informare infine il Sindaco Cozzolino e l’Assessore D’Antò che la Pro Loco non dipende in alcun modo dal Comune. Essa è indipendente, autonoma ed espressione della volontà della sua assemblea che ha scelto liberamente i suoi rappresentanti.
Pertanto, informiamo il Sindaco che il Presidente dell’associazione rimarrà fermo al suo posto e non cederà di certo alla prevaricante quanto assurda richiesta di avvicendamento della presidenza giunta proprio da questa Amministrazione durante un incontro di qualche mese fa. Chissà se i consiglieri di maggioranza sapevano di questa bizzarra richiesta, chissà se lo sapevano le altre forze politiche, chissà se lo sapevano anche i militanti.
L’auspicio è che nessuno resti in silenzio”.

Pro Loco Civitavecchia

“Eppure parla !” oltre a collezionare gaffes ed alzare la pressione fiscale l’impalpabile giunta pentastellata trova anche il tempo di candidarsi ai campionati europei di scaricabarile, anziché chiudersi in un dignitoso e (sarebbe ora) laborioso silenzio.
Andiamo con ordine: amministrare significa risolvere i problemi, non ignorarli (nel senso letterale del termine) o minimizzarli ex post.
La “statua del bacio” è stata un’eredità che il governo di centrosinistra cittadino ricevette della giunta Moscherini, visto che era arrivata sulla nostra marina con poca chiarezza dei processi amministrativi fummo informati direttamente dallo spedizioniere che se non fosse stato pagato lo sdoganamento la statua sarebbe stata tolta. Anziché arrendersi e scaricare la colpa su chi aveva amministrato prima il centrosinistra fece quello che chi amministra dovrebbe sempre fare: lavorare senza sosta, contattare la dogana di Livorno, lo spedizioniere e la galleria che rappresenta la propietà per trovare una soluzione gradita ai cittadini.
Malgrado la contingenza degli eventi si mise in campo una campagna di ascolto dei cittadini anche sui social network che evidenziò come (ma Cozzolino se ne è accorto solo dai fischi di questi giorni) l’opera fosse entrata nell’immaginario collettivo come simbolo dello skyline della marina cittadina e successivamente furono messi attorno ad un tavolo enti che spesso si sono prodigati nel mecenatismo a Civitavecchia, oltre ovviamente alla Pro-loco, (che è soggetto sovrano che sceglie da solo il suo presidente senza ingerenze della spectre anti-grillina), per tentare di “salvarla”.
Visto che però il recepimento da parte della Pro-loco dei fondi garantiti da quel “tavolo di salvataggio” avrebbero richiesto tempi troppo lunghi per garantire la permanenza dell’opera, l’amministrazione pensò di anticiparli (per poi recuperarli all’acquisizione dei fondi garantiti dai privati intervenuti al tavolo), poiché lo sdoganamento era un atto propedeutico al mantenimento della statua; contestualmente in quei giorni si intavolò una trattativa con la società proprietaria del bene per la permanenza definitiva.
Non v’è dunque alcuna manovra oscura, ci dispiace per i cinque stelle, che dovranno proporre argomenti più consistenti, né alcun uso improprio di fondi pubblici visto che il pagamento dei 30.000 euro per lo sdoganamento è pacificamente documentabile, ma solo un tentativo da parte di un’amministrazione di dare una risposta nei tempi che la rendessero utile.
Ci piacerebbe però che finalmente, per una volta in quattro mesi, questa leggerissima amministrazione prendesse una posizione su qualcosa: la statua è stata tolta per una scelta politica ? Sarebbe sembrato da alcune dichiarazioni che la definivano non proprio afferente alla storia cittadina, salvo poi constatare che sia stata usata come simbolo dell’estate civitavecchiese… oppure semplicemente è stata una colossale svista dei nostri molto complottisti e poco avveduti amministratori, stando anche a quello che alcuni ben informati consiglieri hanno detto (“il sindaco non ne sapeva proprio niente”).
In chiusura i pentastellati permetteranno anche ad altri, per una volta, di fare i complottisti: non volendo credere alla decisione politica della rimozione (smentita dai fatti) e pregando che non sia vera la svista (lanceremmo una petizione per far adottare i civitavecchiesi da un’altra amministrazione), non sarà che tutta questa tragicomica fiction della statua sia montata da Cozzolino e i suoi per distrarre la città dal fatto che i suoi cittadini stanno per diventare tra i più tassati d’Italia?”

Link Democratico