“Banane: è ora che Di Majo chiami a raccolta le istituzioni e imprese”

CIVITAVECCHIA – Spero che ci sia una profonda discussione sulla querelle “banane”, nel porto.
Non entro nel merito di fronte ad un caso ormai kafkiano. Come se ci fosse chi rispetta leggi e chi volesse calpestarle.
Credo che il presidente di un ente così radicato nel territorio, e di grande rilevanza per lo sviluppo della città, nel momento in cui si rischia una ulteriore defaillance occupazionale, di cui questa città non sente assolutamente il bisogno, e la perdita di un traffico storico e redditizio, debba chiamare a raccolta istituzioni, autorità, imprese per addivenire ad una soluzione.
Al limite per forzare la mano per un accordo obbligato se non si vuole perdere traffici.
Una conferenza stampa per dire le azioni che si stanno predisponendo, i contatti avviati, le possibilità per una soluzione
Al contrario con navi che se ne vanno non si cerca la possibilità di un fronte comune che darebbe forza alla stessa Adsp.
Sufficienza, supponenza, sottovalutazione del problema; fatto sta che alcune navi hanno già preso altre vie, i lavoratori della Cfft giustamente preoccupati, presidiano e nessuno sa le azioni che l’Autorità di sistema sta predisponendo.
Si tratta di una mancanza di rispetto nei confronti della città e delle istituzioni.
Mi auguro che la città sappia reagire e fare fronte comune e reagire nella difesa dei lavoratori e per far comprendere che il porto è parte di un sistema e non può muoversi in un assurdo solipsismo.

Tullio NunziMeno poltrone più panchine