“Grandangolo”. Quando l’Università agraria riesce a creare sviluppo

ALLUMIERE – Fari puntati nella nostra rubrica settimanale “Grandangolo” sull’Università Agraria di Allumiere. Insieme al Presidente Antonio Pasquini, in carica dal 2011, facciamo un quadro d’insieme su attività e progetti portati a termine in questi quattro anni di presidenza.
Forse non tutti sanno che l’Università Agraria di Allumiere nasce con una legge del 1894 e a partire da quella data storica le viene conferita la natura giuridica di Ente pubblico non economico, gestore dei demani civici del Comune stesso. Da allora sono stati fatti molti passi in avanti. Pasquini con un pizzico di orgoglio rivendica i traguardi raggiunti dalla sua amministrazione sino ad oggi, grazie ad una serie di progetti veramente interessanti ma soprattutto costruttivi per l’ambiente e a vantaggio dell’occupazione giovanile.
“Barcamenandomi tra varie difficoltà e in primo luogo la necessità di far quadrare il bilancio dell’Università senza l’ausilio di trasferimenti pubblici – afferma Pasquini – siamo riusciti a gestire con successo l’Università più grande in Italia dal punto di vista del territorio, di cui fanno parte oltre Allumiere, Tolfa e Tarquinia, e a dare in concessione 10 ettari di terreno ad un giovane residente disoccupato realizzandone un vigneto, altri 10 ettari ad un altro per farne ortaggi mentre ad una ragazza è stato dato un casale con tenuta di Poggio Felcioso con l’obbligo di realizzarne un’attività biologica”. Ma le iniziative promosse dall’Università non finiscono qui continua Pasquini, con orgoglio, perché “all’Open Ranch, Associazione dei Butteri locali (bassa maremma) abbiamo dato in concessione la località Giovita, da giugno a settembre di ogni anno, per la gestione del territorio a fini turistici. E proprio per organizzare l’evento Giovita 2015 ovvero la 26esima primavera in Maremma, lo scorso 2 aprile i butteri di Allumiere si sono riuniti per pianificare entro l’estate la nascita del Parco, natura e sport, L’Oasi dei Butteri e partecipare in maniera attiva con l’Università agraria alla buona riuscita del progetto.” Tra l’altro, annuncia Pasquini, sempre nella medesima località l’Università Agraria, in collaborazione con la Pro loco e il Comune di Allumiere, hanno organizzato la Festa Giovita per le date 5, 6 e 7 giugno 2015.
Particolare attenzione è stata riservata in questi anni al bosco della faggeta o faggeta depressa di cui l’Università Agraria ne è il proprietario. Spiega il Presidente: “Si tratta di un’area boscata che si estende su una superficie di oltre 100 ettari, definita dalla Comunità Europea, Sito Interesse Comunitario. La eccezionale presenza del faggeto sui Monti della Tolfa dipende dalla particolare condizione climatica del territorio – argomenta – poiché esso normalmente si trova ad un’altitudine superiore, sopra i mille metri. Come proprietari del bosco abbiamo realizzato alcune opere sfruttando il finanziamento ‘Life+’ della Comunità europea per riqualificare e mettere in sicurezza i sentieri all’interno del bosco e creare un vivaio forestale per la gestione naturale dell’habitat. Invece con l’Associazione Gal Tuscia Romana abbiamo ottenuto un finanziamento per realizzare le staccionate nella faggeta depressa”.
Sono ancora tante le cose da raccontare, spiega Pasquini, e proprio per questo decidiamo di rivederci per approfondire anche un nuovo progetto tuttora in corso, “Autoctoniamoci”, rivolto agli allievi delle scuole elementari e medie di Tolfa, Allumiere e della Flavioni di Civitavecchia, cofinanziato dalla Regione Lazio e dalla Fondazione CA.RI.CIV., il cui intento è quello di andare alla riscoperta delle vecchie tradizioni: ogni fascia di età affronta un tema partendo dal rispetto dall’ambiente. Il termine per la presentazione dei progetti è previsto per venerdì 5 giugno 2015, il primo giorno della Festa Giovita.

Antonella Marrucci