L’antifascismo e la non violenza al femminile: Fabbri, Conti e Ongario Basaglia

Si e’ svolto nel pomeriggio di giovedi’ 17 aprile 2014 a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” un incontro di riflessione su “Pensare l’antifascismo e la nonviolenza con Luce Fabbri, Laura Conti, Franca Ongaro Basaglia”. L’incontro era parte di una serie di iniziative in preparazione del 25 aprile. Nel corso dell’incontro sono stati letti e commentati alcuni testi delle tre grandi intellettuali e militanti.  Luce Fabbri, pensatrice e militante anarchica, educatrice profonda e generosa, un punto di riferimento per tutte le persone amiche della dignita’ umana e della nonviolenza. Nata il 25 luglio 1908, figlia di Luigi Fabbri (il grande militante e teorico libertario collaboratore di Errico Malatesta), dal 1929 in esilio dapprima a Parigi, poi a Bruxelles e via Anversa in America Latina, a Montevideo in Uruguay, ove da allora risiedera’ (ma ancora sovente molto viaggiando); la morte la coglie il 19 agosto 2000, operosa fino alla fine, sempre attiva, generosa, mite, accogliente; sempre lucida, sempre limpida, per sempre Luce. Laura Conti, nata a Udine nel 1921, partigiana, deportata e sopravvissuta al lager. Medico, parlamentare, rappresentante autorevole dell’ambientalismo scientifico e del movimento ecologista. E’ scomparsa nel 1993.  E infine Franca Ongaro Basaglia, intellettuale italiana di straordinario impegno civile, pensatrice di profondita’, finezza e acutezza straordinarie, insieme al marito Franco Basaglia e’ stata tra i protagonisti del movimento di psichiatria democratica; e’ deceduta nel gennaio 2005. Concludendo l’incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha evidenziato che l’antifascismo e la nonviolenza sono la stessa cosa. Il fascismo e’ infatti adorazione della violenza, regime della violenza, barbarie oppressiva e distruttrice; la nonviolenza e’ lotta contro tutte le menzogne e le violenze, e’ riconoscimento, difesa e promozione della vita, della dignita’ e dei diritti di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente. Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’. Le persone partecipanti all’incontro hanno espresso ancora una volta il loro sostegno all’iniziativa nonviolenta “Arena di pace e disarmo” che si svolgera’ il 25 aprile all’arena di Verona, iniziativa il cui appello di convocazione si apre con il motto: “La Resistenza oggi si chiama nonviolenza. La Liberazione oggi si chiama disarmo”.