“Solidarietà ai lavoratori di Città Pulita”

Etruria ServiziCIVITAVECCHIA – Solidarietà e sostegno ai lavoratori di Città Pulita che in questi giorni hanno iniziato lo stato di agitazione.
Non possono essere sempre gli operai, per lo più quelli che percepiscono gli stipendi più bassi, a pagare.
Concordo con le richieste avanzate dalla RSA agli amministratori della società e al Sindaco di impegnarsi nel pagamento degli stipendi del mese di ottobre specie per quelli base percepiti dalla maggiorparte degli operai e mettere in secondo piano indennità, superminimi e privilegi che spettano solo ad una “elitè” di dipendenti.
Questi sono i primi doverosi passi che l’amministrazione deve fare dopodichè, in fretta perchè già è stato perso troppo tempo, decidere sul futuro senza prendere in giro nessuno. Se le promesse fatte in campagna elettorale di non cedere quota parte della società ai privati non possono essere mantenute bisogna dimostrare serietà nell’ammetterlo con trasparenza e lavorare affinchè possa essere ridata serenità ai lavoratori.
Infine, senza polemica ma è giusto sottolinearlo, basta con affermazioni denigratorie verso i lavoratori. E’ noto a tutti che in qualsiasi ambiente lavorativo, specie nel settore pubblico, ci sia una parte di lavoratori che non si esprime al meglio sul posto di lavoro.
Generalizzare come fatto dal sindaco e da altri esponenti della maggioranza è sbagliato perchè si rischia di colpire chi si comporta egregiamente nel lavoro e non risolvere il problema di alcune “mele marce” che potrebbero esserci. Se il sindaco non la pensa così e considera una massa di lavativi i lavoratori di Città Pulita, faccia i nomi e chieda agli amministratori di applicare le sanzioni previste dal contratto altrimenti dimostri di sapere svolgere il ruolo che ricopre visto che, dopo sei mesi, penso sia scaduto il tempo di dare
le colpe alle passate amministrazioni (per onestà intellettuale dovrebbe puntare il dito anche contro se stesso) e sia arrivato quello di fare qualcosa perchè di segnali di un ritorno al futuro se ne sono
visti pochi, quasi niente!”

Alessio Gatti