“Non manca una cartolina ma una lettura obiettiva dei fatti”

PetrelliCIVITAVECCHIA – Caro segretario della Fiamma Tricolore,
non è una cartolina che manca piuttosto una lettura obiettiva dei fatti, scevra da qualsiasi demagogia.
Non ho mai rinnegato il mio assenso alla riconversione a carbone della centrale di Torrevaldaliga nord, perché è stato frutto innanzitutto di una scelta della lista a cui rappresentavo, ossia Ambiente e Lavoro che ha fatto dello sviluppo sostenibile il suo cavallo di battaglia. Mi dispiace constatare che non riconosca quell’assenso quale frutto di un intenso lavoro che ci ha visti impegnati per rendere sostenibile quel progetto. Lo abbiamo fatto presentando numerose Osservazioni al procedimento della Via e, solo dopo che Enel ha apportato le modifiche, abbiamo avallato quella scelta, con molte difficoltà e sacrifici per il nostro ruolo di non governo consapevoli che la riconversione avrebbe comportato una riduzione delle emissioni rispetto alla configurazione precedente.
All’impegno di Ambiente e Lavoro sono ascrivibili – 33% di Nox,  – 25% di potenza rispetto a quella presentata ed uno scarico del carbone tecnologicamente il più avanzato, quale quello del sistema a caricamento continuo invece delle benne proposte.
Non ci siamo preoccupati di quello che si bruciava piuttosto di quello che sarebbe uscito dalla ciminiera e che produce danno alla salute pubblica. C’è, poi, un altro aspetto che non si deve dimenticare: quella riconversione ha permesso il mantenimento di posti di lavoro sul territorio e, in un momento di crisi, non è cosa da poco.
E, proprio per le preoccupazioni di ciò che potesse uscire dalla ciminiera di Torre Valdaliga sud, ho lavorato intervenendo nei procedimenti appositi, per far pronunciare l’Aia negativamente circa la richiesta dell’azienda, Tirreno Power, per il mantenimento dell’esercizio del 4° gruppo così com’è avvenuto, perché, al di là della scelta del combustibile, se invece avesse avuto l’avvallo della Commissione Aia, si sarebbe determinato un peggioramento ambientale per l’aumento delle quantità di emissioni inquinanti sul territorio rispetto al decreto che ha autorizzato la riconversione della centrale di Tvs.
Eppure le sue osservazioni o quelle del suo partito non le ho mai viste in questi procedimenti.
Altra cosa è la gestione. Se essa si discosta da quanto autorizzato ci sono responsabilità che vanno individuate e colpite. E non è un caso che, pur avendo un ruolo di non governo, sono stato impegnato sempre, ed in prima fila, per denunciare anomalie gestionali, cercando di risolvere il problema. E’ stato così per i rumori, per il trasporto anomalo del cenerino, ed anche per un errore di pubblicazione del decreto autorizzativo 55/’03 sulla Gazzetta Ufficiale che aveva consentito un quantità di emissioni in eccesso di 600 tonnellate di SO2. Anomalia risolta tra l’indifferenza  di altri amministratori, alcuni di questi anche nocoke.
Lei si scaglia in maniera convinta contro quella riconversione, tant’è che ha proposto di intitolare anche una via ai 23 amministratori che operarono quella scelta, ma ci spiega perché rimane ancora silente sul grave impatto ambientale che provoca il porto e le attività ad esso connesse, tale da provocare un cappa rosso-giallastra, la stessa che provocava Torre Valdaliga nord appena entrata in funzione nel 1980?
Ci spieghi, signor Segretario, perché altri politici le fanno compagnia in questo silenzio.
Non crediamo che gli inquinanti possano avere un colore politico.
Come vede non è una cartolina che manca, anche perché in quella relativa alla qualità dell’aria un episodio di inquinamento dovuto a Torre Valdaliga nord, per nostra coerenza, l’abbiamo collocata.
Quanto al mio cambio di casacca lasci stare… non si è nemmeno accorto che ho dovuto cambiarle quando queste liste civiche non esistevano più.
Piuttosto che scomodare Totò, al di là delle proprie posizioni e convinzioni, ognuna delle quali merita il rispetto altrui, mi domando perché non ha mai ufficializzato le sue posizioni nei procedimenti Via od Aia piuttosto che lasciarli a sterili polemiche, forse perché non aveva fiducia neanche lei che potessero trovare accoglimento presso gli organi competenti?

Vittorio Petrelli – paladino dello Sviluppo Sostenibile