“La sinistra e lo Statuto dei lavoratori che non c’è più”

operai cantiereCERVETERI – Mi ha colpito, l’articolo apparso su di un quotidiano del 18 settembre scorso.
Mi ha colpito, perché, ancora una volta ho scoperto che, come  recita un vecchio proverbio, tra il dire ed il fare c’è di mezzo … la politica!
Il pezzo,  riporta, con dovizia di particolari, il singolare, quanto ennesimo, incidente sul lavoro occorso ad un cittadino romeno, di 50 anni, che stava lavorando all’approntamento del palco, in Piazza dei Caduti di Ladispoli, destinato ad ospitare il “clou” della manifestazione (in programma sabato 18) dal titolo “Street Parade, sul tema, pensate, della sicurezza sul lavoro!
Sembra che il malcapitato 50enne stava lavorando, nel cantiere, senza nemmeno il casco protettivo obbligatorio. Cosa gli è successo? Nulla, gli sono solo cadute, sulla testa (appunto!), le intelaiature per la costruzione del palco, che l’uomo stava scaricando da un camion!
Come mai, mi sono detto, l’amministrazione Comunale (di sinistra, come ben sapete!) si è riempita la bocca di sproloqui condannando aspramente (giustamente!) chi non fa osservare le più elementari norme di sicurezza sul lavoro e poi consente che un lavoratore (italiano o straniero non conta) rimanga sepolto sotto una catasta di ferro senza nemmeno un misero casco sulla testa (centro di una serissima ferita e di trauma cranico!)?
Come mai, se il lavoratore non è italiano, le norme di sicurezza possono diventare opzionali?
Come mai, da una certa parte politica, si predica tanto l’uguaglianza di diritti e, poi, ci si trova a notare notevoli differenze di trattamento? Che, forse, la vita umana assume valore diverso a seconda della nazionalità o del colore della pelle?
Un cittadino di qualsiasi nazionalità, arrivato In Italia con regolare permesso di soggiorno, serio, onesto, lavoratore, rispettoso delle nostre leggi deve avere gli stessi diritti di un cittadino italiano!
Certo, chi arriva da noi clandestinamente, non vuole trovare lavoro, non si comporta correttamente, non osserva le nostre leggi deve, necessariamente, essere rispedito al mittente, anche perché non credo che la fame del suo paese d’origine sia tanto diversa dalla fame del nostro paese!
La sinistra si è, storicamente, schierata a favore dei lavoratori ed a favore dell’uguaglianza!
Il sottoscritto, in 35 anni di lavoro con contratto metalmeccanico, ha avuto più aiuto dai dirigenti delle varie aziende, per cui ho lavorato, che dagli pseudo-colleghi sindacalisti.
Oggi, del vecchio “statuto dei lavoratori”, forse, c’è rimasto solo un vecchio libretto impolverato!
La maggior parte dei diritti, che tutelavano il lavoratore onesto e corretto, oggi sono stati aboliti e sostituiti da norme che assicurano, forse, un lavoro a tempo e mal pagato!
La filosofia di sinistra celebra (il capitale di Marx) l’uguaglianza degli individui lavoratori, si ma uguali nella povertà!
Si è visto, nei paesi dove il comunismo (= dittatura!) ha potuto operare, dove erano, e sono, andati a finire i diritti ed  il rispetto umano!
Eppure, anche i nostri bravi “compagnucci” (della Parrocchietta, direbbe Sordi!), argomentano dottamente (a proposito, avete notato che se uno è colto, artista, sensibile, creativo ecc, deve essere solo di sinistra?!) di dignità, rispetto, tutela, assistenza all’umana persona e poi si perdono sotto un cumulo di attrezzature da montare!
Lo so, è difficile essere coerenti, la politica è l’arte del compromesso, lo sappiamo tutti! Ma a tutto c’è un limite! Se non altro quando ci si trova argomentare, dottamente, sul rispetto e la dignità di una vita umana (non la loro, naturalmente)!
Si dice che il cattivo esempio può essere utile: certo, noi della Destra, almeno questo tipo di incoerenza, da sempre, cerchiamo di non perseguirla!
Affinché , il mare che c’è tra il dire ed il fare, possa, almeno, essere ridotto ad una…pozzanghera!

Massimo Sbordoni – Delegato de La Destra Cerveteri centro