CIVITAVECCHIA – Politici senza futuro che non sanno riconoscere il merito, conformisti e calcolatori.
Così l’ on. Marta Grande che con la pallamano ci azzecca poco – come del resto con la politica – si é sbrigata ad applaudire pubblicamente alla bella promozione delle ragazze della Flavioni in A1, mentre al ragazzo di 12 anni civitavecchiese che sarà il capitano della nazionale al mondiale di giochi matematici a Parigi la politica (Marta i parlamentari di Civitavecchia in testa ) non ha riservato nemmeno un “bravo” pubblico. Al massimo una cerimonietta in apertura di qualche seduta comunale mattutina e semideserta.
Dunque giovani di valore se avete capito la lezione fuggite! Fuggite da Civitavecchia al più presto! Se è possibile ancor prima di iniziare il liceo. Questa città non vi merita o non vi vuole, fa lo stesso.
Capito perché poi i migliori se ne vanno? E del resto se restassero che ne sarebbe delle mezze calzette che hanno occupato i posti di potere dalla politica agli ordini professionali?
L’ invidia sociale si scatena contro chi ha più capacità e la politica la asseconda per un mero calcolo di marketing. Cerca solo la vetrina e il consenso di genitori, parenti, tifosi, allenatori e sponsor. Oggi la pallamano, ieri il windsurf. In fondo la matematica non è né seguita né popolare.
Ancora una volta è l’ignoranza a fare la voce grossa. Il ragazzo della Galice infatti non é un caso isolato non solo perché insieme ai suoi compagni due domeniche prima aveva centrato un altro importante successo. Non solo perché con luié stato premiato un altro bravo di Civitavecchia, ma perché nella sua scuola si respira motivazione e stimolo allo studio e questo è merito di un team di insegnanti.
E soprattutto perché la scuola, in questo come in altri casi, riesce ad insegnare che oltre il Marangone c’è un mondo di sfide da vincere.
Dunque Bravi di Civitavecchia fuggite via! Fuggite, prima di essere costretti a farlo.
Proprio contro l’invidia sociale dei mediocri sarebbe invece importante, sul piano dell’immaginario collettivo, che a pronunciarsi fosse l’Autorità riconosciuta, ratificando i migliori risultati e i migliori comportamenti. Forse allora qualcuno dei migliori sarà spinto a rimanere, qualcuno magari a tornare (e ce ne sono di giovani in giro).
Ma sicuramente la città sarebbe aiutata a sentirsi migliore.
Fabio Angeloni