“Uno spettacolo prevedibile quello a cui assistiamo”

comuneCIVITAVECCHIA – Ma che bello spettacolo. Verrebbe voglia di pagare il biglietto se non fosse gratuito. Chi strilla da una parte, chi inveisce dall’altra, chi si prende a pesci in faccia. Insomma a Civitavecchia, come sapevamo già, cominciano a volare gli stracci. E che stracci. C’è chi parla di “ritiri dorati” e chi risponde con i loculi…. Ma tanto sempre di soldi nostri si parla, non di soldi privati.
Da una parte e dall’altra non c’è differenza, tutti insieme appassionatamente nel gioco al massacro. Bah, contenti loro. Ma questo, signori miei, è lo scenario del vecchio modo di far politica. Del voler tornare sempre e comunque su una poltrona, nonostante i disastri decennali sotto gli occhi di tutti.
Si arriva addirittura a far capire, senza ovviamente dirlo chiaramente, che se c’è un buco così enorme sui contributi non versati la colpa è dei cittadini che non pagano. Forse dovrebbero dirci come mai la Tia è aumentata in questi anni a dismisura a fronte di un servizio inesistente. Questo dovrebbero dirci.
Assistiamo anche ad ex assessori che ora sparano a zero contro la giunta (e magari hanno anche ragione) dimenticandosi che fino a ieri sostenevano questa maggioranza…che ci sia un po’ di incoerenza?
Il problema è uno solo, ormai siamo in piena campagna elettorale anche se non è iniziata ufficialmente e quindi ognun per se Dio per tutti. Questo è il motto. Il resto non conta. E noi che abbiamo sempre messo il dito nelle varie piaghe? Beh noi stiamo alla finestra a goderci lo spettacolo, non mi sembra ci sia altro da fare. O meglio, noi abbiamo ben altro da fare: cercare di ridare fiducia ad una città accasciata su se stessa elaborando un programma che guarda al futuro e non all’immediato. Noi dobbiamo fare politica per Civitavecchia. Veniamo dal popolo, siamo popolo e lo saremo sempre. Un popolo distinto e distante, sempre.

Stefano Schiavi – Futuro e libertà nel Polo per l’Alternativa per Mecozzi Sindaco