“La pulizia secondo il Pincio”

S. GordianoCIVITAVECCHIA – Spett/le Redazione,
se in questi giorni dovessi incontrare qualcuno degli oltranzisti “tutori” degli eucalipti di San Gordiano, …stia attento, perché potrei mordere (!), imbufalito  dall’incessante cascata di foglie secche che insozzano dovunque e la qualunque e che il vento ci porta, lorde e polverose, fin dentro casa. E che dunque ogni giorno si è condannati a raccoglierne come minimo un gran sacco…con buona pace dell’”Etruria Servizi”!
Ed a proposito di polvere e “Pm10”, c’è qualcuno dalle parti del Pincio che abbia contezza di quanti sedimenti si depositano per correnti ascensionali dagli scappamenti dei veicoli e dalla strada sulle foglie degli alberi che, più frondosi e sempreverdi sono, più ne raccolgono….per poi restituirli ai nostri polmoni nelle giornate di vento? E che, dunque, anche per questo certe specie di alberi sono igienicamente incompatibili in luoghi urbanizzati?
Nel passato, quando ancora non c’erano “Giunte del fare”, ma Giunte che “facevano”, qualcuno si pose il problema, recentemente ripreso, ma solo “in periferia amministrativa”, con quell’inizio di programma di sostituzioni in Via delle Sterlitzie, rimasto peraltro “incompiuto” per l’infingardaggine istituzionale a fronte di una sparuta pattuglia di rumorosi “ultimi giapponesi” a presidio di
un’arcaica concezione di un ormai sbiadito pseudo-ambientalismo.
Un’arrendevolezza a riprova di una scelta più generale di questa Amministrazione  di privilegiare un tipo di politica urbanistica megalomane di grandi effetti mediatici, infischiandosi di tutte le altre e non poche problematiche quotidiane che affliggono i “sudditi”… e di cui la storia degli eucalipti è solo uno, ma significativo esempio. Il nulla, insomma, di pragmatismo a monte, con per di più la pretesa di soddisfare le pubbliche esigenze con sgangherati ed inconcludenti interventi a valle.
Solo così si può spiegare la logica, tanto per restare in tema di nettezza urbana – almeno in periferia – con cui i “nostri” si sono organizzati (si fa per dire!) col semplice passaggio di una spazzatrice che aspira dove può (e spesso dove vuole!) soprattutto quando (nella maggior parte dei casi) l’autista è solo …o quando il “compagno” si fa portare a spasso, anziché scendere a spazzare e raccogliere in mucchietti!
Ordunque riconosciamoci pure che se questa città è “sporca”, a corale giudizio dei più, in parte facciamo un “mea culpa” anche quei tanti di noi che non son proprio “puliti dentro”; ma è indubbio che se è tutto il pesce che puzza, è sempre la testa per prima che lo decompone!

Gennaro Goglia