CIVITAVECCHIA – Si è svolta venerdì 9 ottobre, alla presenza di un folto pubblico di genitori dei bambini del minitennis, la conferenza stampa e la presentazione del progetto “Fit junior program” sposato dalla scuola tennis federale dell’Aureliano Tennis Team.
Tanti i temi abbracciati: oltre a quelli strettamente tecnici, riguardanti l’unica scuola tennis federale Fit del comprensorio, quelli inerenti la salute e la crescita soprattutto comportamentale dei bambini.
Sono stati presentati i progetti “Fit junior program”, i raduni tecnici federali, il progetto Roma2 con altri 20 circoli della capitale, i campionati promozionali per i bambini dai 5 ai 10 anni, i campionati agonistici fino alla serie c maschile e femminile. Sono intervenuti il tecnico nazionale Massimiliano Brocchi, il maestro Marco Pantoni, responsabile minitennis agonistico, e il maestro Carlo Piaggio, responsabile agonistica di alto livello e specializzazione; inoltre p stato presentato tutto lo staff con gli unici due preparatori fisici di 2° livello del comprensorio per la preparazione atletica.
Il tutto coordinato dal maestro Carlo Oroni, direttore della scuola tennis dell’Aureliano, che ha presentato anche l’incarico affidatogli dalla Fit come responsabile del Lazio per il progetto federale “Fit Junior Program” riservato ai bambini 2010/5, e da Aldo Sbaffo padrone di casa dello Sporting club di Santa Marinella.
“Ancora un segno di serietà e di lungimiranza di questa scuola – commenta soddisfatto Oroni – protesa sempre di più a gestire un territorio da roma a Grosseto pieno di talenti da coltivare dal minitennis fino al professionismo”.
Intanto ancora una finale per Virginia Poggi. Al torneo “Open del panda”, disputatosi a Roma, la 15enne di Civitavecchia allenata dal maestro Andrea Oroni, si è arresa solo in finale ad Angelica Raggi (2.5 nel 2016). “Con questo torneo – commenta il maestro Oroni – Virginia ipoteca il passaggio a 2/7 per il prossimo anno; considerando che a causa di infortuni negli ultimi 2 anni è stata ferma quasi 6 mesi e si è passati da 3.4 a 2.7 direi che ci sono i presupposti per ambire a palcoscenici di livello. Il lavoro e i sacrifici pagano (quasi) sempre”.