CIVITAVECCHIA – Strepitosa Isabella Papa. Dopo il bronzo agli italiani di cross ottenuto a Varese lo scorso febbraio, la portacolori del Cus Tirreno Atletica ha conquistato il titolo di campionessa italiana sui 1000 metri indoor, categoria Allievi, alla rassegna tricolore svoltasi lo scorso week-end ad Ancona. Un successo frutto di una preparazione invernale ottimale e di una condotta di gara esemplare con cui Isabella ha messo in riga una per una tutte le sue avversarie, mettendosi alle spalle le temuta coppia della Studentesca Cariri Sveva Fascetti ed Erika Picher, date per favorite alla vigilia e giunte rispettivamente seconda e terza al traguardo. Gara estremamente tattica quella andata in scena sulla pista marchigiana, con la ragazza civitavecchiese che, fedele ai consigli del suo coach Claudio Ubaldi, allo sparo non si è fatta prendere dalla fretta inserendosi intelligentemente in seconda posizione e rispondendo con prontezza a tutti i tentativi di strappo delle concorrenti. Poi, ad 80 metri dal traguardo, il suo allungo perentorio e decisivo con cui ha bruciato prepotentemente le avversarie, giungendo solitaria al traguardo (nella foto tratta dal sito www.fidal.it): 3’02” il suo tempo finale, decisamente di ottima fattura per una gara dai ritmi iniziali piuttosto bassi. E in casa Tirreno ora c’è davvero grande attesa per vedere Isabella all’opera nelle gare outdoor che inizieranno a breve ed in cui, cronometro alla mano, in campo nazionale sarà sicuramente tra le atlete da battere su 800 e 1500 m Allieve.
Nel frattempo la rassegna anconetana ha regalato altre gioie alla società civitavecchiese, con l’ottimo dodicesimo posto sugli 800 metri Juniores di Federico Ubaldi che, con il crono di 1’57”34, ha letteralmente frantumato il suo precedente limite. Ed in prospettiva outdoor anche nel suo caso si schiudono orizzonti sicuramente positivi per l’imminente stagione su pista.
Buono, infine, anche l’undicesimo posto conquistato dalla staffetta 4×200 Juniores del Cus Tirreno Atletica, in 1’36”80, composta da Jonathan Massi, Federico Orlando, Federico Ubaldi e Riccardo Vantini.
Ma. Ga.
