Ospedale Padre Pio, il Tar stoppa la Polverini

ospedale braccianoBRACCIANO – Esultano i cittadini di Bracciano, e non solo. Il Tar del Lazio ha infatti sospeso i provvedimenti del piano di riorganizzazione ospedaliera della regione per ciò che attiene il noso-comio Padre Pio, il cui Pronto Soccorso, dunque, per ora non chiuderà. Una notizia accolta con grande entusiasmo dall’Amministrazione comunale, dai cittadini e dai comitati spontanei sorti in questi mesi per scongiurare il drastico ridimensionamento dell’ospedale lacustre, con l’ultima grande manifestazione pubblica di lunedì scorso che ha portato nuovamente in piazza migliaia di persone. La Regione dovrà ora fornire al Tribunale amministrativo del Lazio adeguati chiarimenti dal momento che secondo i giudici, come si legge nel loro dispositivo, “sussistono incongruenze sulle distanze dei nosocomi di riferimento rispetto a quelle rilevate dall’Amministrazione”, così come viene rilevato che il previsto elisoccorso “non è abilitato al volo notturno”.
A commentare per primi la sentenza i Consiglieri provinciali di Sel Gino De Paolis e Gianluca Pe-ciola, secondo cui “ la chiusura del pronto soccorso di Bracciano renderebbe insufficiente l’assisten-za sanitaria nel territorio dell’Asl Roma F, con un inevitabile indebolimento dell’offerta sanitaria in quel quadrante della Provincia di Roma”. “E’ necessario fermare questo massacro della sanità pub-blica targato Polverini – proseguono – e rivedere il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Come Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà della Provincia di Roma continueremo a sostenere le mobilitazioni dei cittadini e dei sindaci in difesa del diritto alla salute nella nostra regione”.
Commenti positivi anche dall’On. Pietro Tidei, che afferma: “La tenacia del Sindaco Sala, di tutte le Istituzioni coinvolte e soprattutto della popolazione hanno avuto la meglio contro l’arroganza della Polverini, che con il decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera laziale voleva privare un territorio così vasto di una struttura di vitale importanza; struttura che non ha solo valore strategico ma anche storico, sarebbe stato quindi come togliere l’anima a quei Comuni che popolano il Lago di Bracciano e non solo. A quanto pare a volte il buon senso viene premiato”.