Alla scoperta della fisioanalisi con il Dottor Mastrodicasa, terza seduta

colonna vertebraleCIVITAVECCHIA – Ci eravamo lasciati con la seconda seduta di fisioanalisi del Dottor Giuseppe Mastrodicasa; una tecnica, ricordiamo, finalizzata al recupero spontaneo e sicuro della propria postura eretta, una terapia della medicina convenzionale che trae origine da tecniche e conoscenze universalmente note riprese dal professionista civitavecchiese, ancora l’unico a praticare questa terapia nonostante i suoi propositi, che ci auguriamo abbiano successo, di ricevere finanziamenti dalla Regione Lazio per avviare una scuola di formazione ad hoc per fisioterapisti e medici. Come è stato già anticipato nelle due precedenti puntate dell’inchiesta, infatti, la terapia non richiede spese particolari, vengono utilizzati solamente quattro cilindri di legno e un tappetino ed ha un effetto permanente che significa riduzione delle spese in farmaci, lastre, risonanze o terapie di altro genere, oltre alla riduzione delle depressioni e dei casi d’ansia che la perdita di equilibrio e il dolore provocati da una scorretta postura possono generare.
Come ricorderete la nostra collaboratrice, che presenta doppia curva scoliotica e atteggiamento lordotico e cifotico ed ha negli anni sperimentato ginnastiche posturali e terapie da fisioterapisti e osteopati, aveva svolto nella seconda seduta una attività di scioglimento del bacino dopo aver lavorato anche sulle caviglie. La terza seduta è stata dedicata invece alla zona lombare. Ai 3/5 della terapia però, si è reso necessario aggiungere una quarta seduta non prevista che, spiega Mastrodicasa, “è una sorta di stop, perché alla paziente che ha una scoliosi proprio in questa zona non è bastata una sola seduta per sciogliere nella maniera giusta il tratto di schiena interessato”. colonna vertebrale2
“Per me è stata fino a questo momento la seduta più traumatica”, riferisce la nostra collaboratrice. Come sempre la seduta si è svolta ponendo sotto la pianta del piede i cilindri e con sollecitazioni da parte del professionista si è andati alla ricerca della criticità che provoca il dolore, alternando ai momenti di lavoro altri di riposo sul lettino per via dei giramenti di testa e del senso di nausea provocato da questo forzare il corpo e il cervello ad assumere una posizione adeguata e non di difesa che istintivamente si adottano per ridurre la percezione dei vari dolori quotidiani.
Guidati dal dottore ora possiamo osservare i cambiamenti che il corpo ha fatto: le ginocchia, leggermente valghe, stanno tornando alla loro giusta angolazione; le caviglie e il bacino hanno acquistato elasticità e si flettono se spinti senza la paura di cadere; il ventre non è più sporgente e i glutei hanno ripreso parte della loro tonicità. Inoltre la nostra collaboratrice ci dice di avvertire una maggiore sicurezza nel camminare e un notevole senso di distensione psicofisica. I dolori alla schiena, invece,  si sono praticamente annullati.
Il dottor Mastrodicasa visita alla Usl di Civitavecchia al solo costo del ticket. Il principale problema risiede però nel fatto che, essendo l’unico medico a praticare tale terapia, la lista d’attesa è di circa 3 anni. I pazienti arrivano da tutte le parti d’Italia ma non c’è modo di poter soddisfare tutte le richieste in tempi brevi se non con una scuola di formazione che amplierebbe il personale in grado di praticarla. (nelle due foto la colonna vertebrale di una paziente prima e dopo lo svolgimento di una seduta).