Innesti, lembi e tecniche di base della chirurgia plastica spiegati dal Prof. Gaetano Esposito

Il Prof.Gaetano Esposito, Chirurgo Plastico ed Estetico, Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Dirigente di Chirurgia Plastica dell’Ospedale ‘S.Eugenio’ di ROMA ci parla di lembi, innesti e materiali “alloplastici”

Innesti

Gli innesti sono parti di tessuto adiposo, cutaneo, osseo, tendineo, nervoso etc. che vengono distaccate completamente da un’area per essere impiantate nell’area ricevente che ne necessita a seguito di una perdita di tessuto cutaneo provocato da trauma.

Tali innesti richiedono un’area ricevente ben vascolarizzata perché possano attecchire, dal momento che essi non sono dotati di una propria vascolarizzazione.

Dal punto di vista estetico il risultato è buono nella misura in cui l’innesto è spesso, mentre le probabilità che l’innesto possa attecchire sono inversamente proporzionali allo spessore. Oggi la ricerca scientifica ha trovato una valida ed efficace soluzione a ciò, nel senso che possiamo ricorrere a dei prodotti che integrando la parte di derma mancante consentono una sottigliezza degli innesti risolvendo il problema della funzionalità sopra rappresentanto; in pratica l’attecchimento risulta facile in modo analogo agli innesti più spessi.

Lembi

I lembi sono parti di tessuto trasferite mediante scorrimento o rotazone dall’area donatrice a quella ricevente limitrofe per garantire una connessione tra esse.

I lembi, a differenza degli innesti, sono dotati di una propria vascolarizzazione di tipo assiale ossia basata su un asse vascolare anatomicamente ben identificato o “random” e pertanto “portano” nutrimento all’area su cui vengono applicati, l’area ricevente.

Il lembi possono ricoprire oltre al ruolo di nutrimento anche quello di detergente nel senso di cura dell’infezione (è il caso delle osteomieliti).

Da un punto di vista chirurgico si tratta di un intervento di una certà complessita, se confrontata con gli innesti, che garantisce una soluzione ottimale dei problemi sopra descritti con un risultato estetico apprezzabile.

Lembi “microchirugici

Essi sono dei particolari lembi che consentono un trasferimento di tessuto a grande distanza: per cui, per esempio, l’area donatrice può essere una spalla, quella ricevente una caviglia, tanto per intenderci.

Nell’area ricevemente il peducolo del lembo viene attaccato, in termini tecnici “anastomizzato”, perché il lembo possa continuare a vivere col proprio circolo sanguigno.

Plastiche a Z

Si tratta di una tecnica chirurgica funzionale all’allungamento o al cambiamento di direzione di una cicatrice cutanea per fini estetici o di mobilità.

Si incide la cicatrice che si vuole mobilizzare (il braccio centrale della Z) praticando due incisioni alle sue estremità con un angolo rispetto ad essa che è tanto più ampio quanto maggiore è l’allungamento-rotazione che si vuole ottenere.

Impianti

Si tratta di materiali “alloplastici” di origine non biologica o biologica di sintesi.

Essi sono utilizzati in genere a scopo di riempimento oppure per corregere deformità congenite o acquisite.

Sono fatti di materiali alloplastici le protesi mammarie, ma si ricorre agli impianti anche per i glutei, i polpacci, gli zigomi, ecc. /p>

Esistono anche materiali iniettabili per la correzione di difetti di minore entità, utilizzati con gli stessi criteri delle protesi.

Le “epitesi” sono protesi esterne applicabili funzionali a simulare organi avulsi non più ricostruibili come il naso o l’orecchio.

Non rischio di rigetto in quanto negli impianti non vi sono antigeni e pertanto non si ha luogo all’attivazione degli anticorpi.

Esiste invece una “reazione da corpo estraneo” in certa misura fisiologica ma che in alcuni casi può portare all’eccessiva produzione di tessuto fibroso intorno alla protesi ed al rischio di deformazione ed estrusione. Inoltre un materiale alloplastico, non essendo fornito di circolo sanguigno e quindi di difese immunitarie, è più vulnerabile e suscettibile di infezioni.

Per saperne di più visita il sito www.chirurgiaestetica.eu