CIVITAVECCHIA – “Dal primo sgombero del 2019 gli edifici rimangono ancora vuoti, sventrati, e le famiglie sfollate sono disperse in alloggi di sistemazione temporanea.
Riuscirà l’Ater ad utilizzare i fondi previsti dal PNRR per ricostruire le due palazzine e far ritornare le famiglie nelle loro case?
Recentemente dagli organi di stampa abbiamo appreso che il Commissario straordinario dell’ATER di Civitavecchia, Massimiliano Fasoli, ha dichiarato di non aver rinunciato a realizzare il progetto di 6,4 milioni di euro, messi a disposizione da PNRR, per la demolizione e ricostruzione delle due palazzine a Via XVI Settembre. Già tre mesi fa aveva dichiarato che l’operazione era ancora possibile e non era stata definanziata.
Magari ciò fosse ancora possibile, attesi gli ostacoli amministrativi e tecnico-tempistici posti dal cronoprogramma dei lavori fissato dal PNRR che prevede la esecuzione dei lavori al 50% entro il termine già scaduto del 31 dicembre u.s., e la fine entro il 31 marzo 2026.
Tralasciamo la cronistoria o meglio la tragi-commedia dei 30 assegnatari, 13 di loro fuori casa dal maggio 2019 ( ci viene segnalato che uno di questi, per di più inabile, ha dovuto cambiare e dovrà cambiare alloggio per la terza volta), ma come si può credere alle parole del Commissario, tenuto conto che i lavori non sono ancora iniziati; non si conosce neppure la ditta che li dovrà eseguire, essendo stato risolto (a quali condizioni?) il contratto con la prima aggiudicatrice?
Il tempo degli annunci è scaduto, è ora che il Commissario metta le carte sul tavolo e passi ai fatti, lo deve alle famiglie che attendono il ritorno a casa e alla città che rischia di perdere i finanziamenti del PNRR per opere necessarie a fronteggiare la precarietà abitativa”. Così il comunicato di Unione Inquilini Civitavecchia