Situazione drammatica per i lavoratori Helyos: “Perché nessuno ci aiuta?”

CIVITAVECCHIA – “E’ ormai drammatica la condizione in cui versano le 98 famiglie dei lavoratori Helyos”. Il nuovo disperato appello arriva direttamente dai lavoratori e dalla RSA FILCAMS CGIL della ditta che si occupa delle pulizie, la manutenzione, l’accoglienza e i servizi tecnici degli Uffici comunali di Civitavecchia, perennemente senza alcuna certezza sull’erogazione degli stipendi; tanto che quelli di dicembre non sono stati ancora corrisposti.
“L’azienda – affermano in una nota stampa – più volte interpellata dai sindacati e dagli stessi lavoratori, non ha voluto fornire nessuna risposta in merito. E mentre il Comune, da parte sua, assicura che la situazione dei pagamenti sia nella norma, ancora niente bonifici per quei lavoratori che collaborano, con il proprio lavoro, al regolare funzionamento di molti dei servizi e degli uffici comunali. Parliamo della pulizia delle scuole, dell’accoglienza negli uffici e nella stessa sede comunale, del teatro, della biblioteca, e molti altri servizi, alcuni dei quali di fondamentale importanza come ad esempio quello cimiteriale. A questa intollerabile situazione si aggiungano le voci incontrollate sul futuro lavorativo: l’azienda, scaduto l’appalto da quasi 2 anni, somministra il lavoro in forma di proroga, e anche in questo settore regna l’assoluta incertezza per i dipendenti. Nessuna chiarezza su come, una volta affidato il servizio alla nuova ditta che si è aggiudicata il bando (del cui inizio, fra l’altro ancora nessuno sembra sapere nulla), i lavoratori saranno impiegati, con quali orari, mansioni e corrispettivi, senza contare eventuali tagli ai parametri lavorativi. Si aggiunga la comparsa sull’Albo Pretorio del Comune di Civitavecchia, in data 18/01/2017, della determinazione Dirigenziale n. 82 (visibile qui http://pubblicazioni.saga.it/publishing/AP/docDetail.do?docId=161650&org=civitavecchia ) che definire incomprensibile è un eufemismo, e che crea un clima ancora più incerto”.
“Per concludere, cercando di semplificare una vicenda che semplice non è, ci sono 98 lavoratori che non percepiscono con regolarità lo stipendio, continuamente sottoposti a umiliazioni e ricatto occupazionale. Persone che non sanno se domani lavoreranno e per chi, e a quali condizioni. Madri o Padri di famiglia che ogni giorno devono scegliere se pagare la bolletta della luce o portare qualcosa sulla tavola dei loro figli, non sapendo se e quando arriverà il prossimo già misero stipendio. E l’assenza pressoché totale della committenza, il Comune di Civitavecchia, arroccato nel proprio assordante silenzio. C’è qualcuno che vuole aiutare questi lavoratori ormai disperati? E cosa significa dignità a Civitavecchia? Noi lo sappiamo forse qualcuno no”.