Profonda indignazione per l’aggressione al ragazzo gay, giovedì la marcia “Stop omofobia”

CIVITAVECCHIA – Sta suscitando profonda indignazione e varie prese di posizione la notizia dell’aggressione ad un ragazzo gay consumatasi nei giorni scorsi nei pressi del Parco Uliveto. Tante le ferme condanne dello squallido episodio oltre alla più totale solidarietà nei confronti della giovane vittima.
Netta la presa di posizione della Presidente del Consiglio comunale, Alessandra Riccetti. “Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo così come riportato dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo – le sue parole – Dobbiamo combattere le discriminazioni basate su sesso, razza, religione, minoranze ed orientamento sessuale. Il percorso verso il rispetto di noi stessi e dell’altro è tutto in salita, è una trasformazione socio culturale enorme; riconoscere agli altri diritti che vorremmo per noi ed aiutarli ad ottenerli. Questa è la sfida. Questo ci aiuterà ad essere una società migliore dove gli esseri umani saranno pesati per i loro valori quali la solidarietà, l’onestà, la spiritualità, la generosità, il coraggio e l’amore. Ragazzi siate migliori di noi, imparate dagli errori o preconcetti della mia generazione, combattete qualsiasi offesa alla dignità e libertà umana come se fosse stata fatta a voi e soprattutto siate menti aperte e libere”.
Solidarietà a ragazzo e condanna dell’episodio anche da parte dei Giovani Democratici. “Un atto ignobile e vergognoso di fronte al quale non si può non essere indignati – commenta la segretaria Claudia Feuli – Siamo scioccati e schifati non solo per l’aggressione ma anche per l’indifferenza di coloro che hanno assistito senza, letteralmente, muovere un dito. Sono episodi che in una società civile non dovrebbero mai accadere. Ma la solidarietà, di fronte ad eventi come questo, non basta. C’è un lavoro enorme da fare. Atti come questi non nascono dal nulla: hanno una precisa matrice che va riconosciuta e combattuta. Sono atti di violenza che si inscrivono in una cornice culturale in cui ancora le discriminazioni verso le persone Lgbt sono all’ordine del giorno. Se non vogliamo che la solidarietà verso le vittime della discriminazione sia solo a parole, dobbiamo impegnarci quotidianamente. Come Giovani Democratici siamo da sempre impegnati nella battaglia contro ogni forma di razzismo e violenza e proprio per i diritti omosessuali abbiamo già organizzato varie iniziative e continueremo a cercare di sensibilizzare i nostri coetanei e non solo”.
Sulla vicenda interviene anche l’associazione culturale “La Civetta di Civitavecchia”, la quale esprime condanna per “ogni forma di violenza fisica o verbale ai danni di persone omosessuali” e chiede al Sindaco Antonio Cozzolino ed all’Amministrazione Comunale tutta di redigere e approvare, in sede di Consiglio Comunale, una Mozione avente ad oggetto il “Reato di Omofobia e Transfobia”. “Ciò – afferma per l’associazione Sara Fresi – facendo così sentire la voce di Civitavecchia ai rappresentanti locali in Parlamento, le Onorevoli Marta Grande e Marietta Tidei, a ché si facciano a loro volta portavoce per far riprendere l’iter del Disegno di Legge contro il primo dei Reati suddetti (approvato dalla Camera stessa ma fermo in Senato ormai da circa due anni), inoltre integrando il medesimo con l’operativo inserimento del secondo. Non è più tempo di condannare verbalmente ma di agire sul piano istituzionale”.

E l’indignazione per la vile aggressione sembra produrre non solo parole ma atti concreti. Per giovedì, promossa su Facebook, è stata infatti organizzata in città una marcia chiamata “Stop omofobia”, con appuntamento alle ore 18:00 in largo Mons. D’Ardia e percorso che, attraverso corso Centocelle, via Diaz, Piazzale degli Eroi e Piazza della Vita, si concluderà a largo Marco Galli.
“Contro la violenza, per la civiltà ed il rispetto di tutti, una marcia spontanea dei cittadini civitavecchiesi per dire SUBITO BASTA all’omofobia, dopo l’intollerabile episodio di violenza che si è verificato la settimana scorsa nella nostra città – affermano i promotori – Per dire che a Civitavecchia non sono tollerate azioni contro la libertà personale, per affermare il diritto di ciascuno alle proprie scelte”.