Buon compleanno Julian Assange!

Oggi è il compleanno di Julian Assange ma non troverete intere pagine di testate giornalistiche nazionali comprate da amici per fargli gli auguri. Non troverete, in occasione del suo compleanno, neanche appelli per la sua liberazione dalla maggior parte del mondo “politico”, da quello “associativo”, “culturale” se non da parte di singoli esponenti che parlano a titolo personale. Oggi Julian compie 52 anni, gli ultimi quattro li ha passati nella prigione di Belrmash nel Regno Unito. La sua storia è ormai nota a livello mondiale eppure non se ne parla perchè, nel suo caso, il silenzio è una strategia che lo sta portando lentamente verso una morte voluta. Una di quelle strategie che tanto amano le “democrazie moderne”. Julian Assange è in prigione perché ha svolto il suo lavoro da giornalista, perché ha reso pubblici i crimini commessi dalle maggiori potenze mondiali, perché “ha violato il segreto di stato” come qualcuno sostiene. Non c’è segreto che tiene se la sua rivelazione è nell’interesse dell’umanità, se il segreto è posto per celare crimini contro l’umanità. Assange ha fatto quello che ognuno di noi dovrebbe fare, a maggior ragione se giornalista, chiamare il “potere” a rispondere delle proprie responsabilità. Perché uno stato che si sente impunito, uno stato che pensa di non dover rispondere delle proprie azione, uno stato che nell’esercizio del proprio potere pensa a tutelare esclusivamente se stesso, e non i singoli esseri umani per il quale è posto in essere, è uno stato che fa paura. Il caso di Julian è la più grande violazione dei diritti umani perpetrata nei tempi moderni ma è anche un attacco diretto al giornalismo indipendente, alla libertà di stampa, ai principi fondamentali che hanno fondato i nostri paesi e che fino ad oggi, limitatamente e forse anche fittiziamente, ci hanno fatto sentire non solo liberi ma soprattutto persone. L’attacco ai diritti è un attacco alla vita! e questo Julian lo sta vivendo sulla propria pelle

Buon Compleanno Julian Assange!