Stadio del Nuoto, NC Civitavecchia: “Il nostro amore per la legalità si tramuta in un ricorso al Tar”

CIVITAVECCHIA – “La sicurezza e la legalità non possono essere relegate ad aspetti secondari ne è convinta la Nc Civitavecchia, che crediamo sia l’unica società concessionaria di beni del Comune di Civitavecchia che ha ripristinato le condizioni di sicurezza all’interno dell’impianto di cui dispone, ponendo le basi per la riapertura dello Stadio del Nuoto nell’interesse di tutto il movimento sportivo cittadino.” E’ quanto comunica la società NC Civitavecchia in riferimento allo stadio del nuoto e le varie vicissitudini di questi ultimi mesi
“Dopo aver pensato alla sicurezza, per amore della legalità ora cercheremo di capire se quel tipo di manutenzioni cui ha ottemperato il nostro sodalizio avrebbero dovuto essere a carico nostro o del proprietario e, contemporaneamente, avremo modo di valutare se pari condizioni sono state osservate dai nostri amministratori anche per altri beni dati in concessione sul territorio comunale, sportivi e no. Ci sarà da divertirsi? Se son rose fioriranno, se son violini suoneranno.
Il nostro amore per la legalità non finisce tuttavia qui. E si tramuterà in un ricorso al Tar sia contro la delibera di giunta municipale dello scorso 17 dicembre, sia avverso la revoca della concessione in proroga che la dirigente dell’ufficio sport ha fatto pervenire alla nostra società via PEC, appena un mese dopo che si era data notizia alla stampa di tale decisione, anomalia che è soltanto una di quelle che ci saltano immediatamente agli occhi. Tale provvedimento non pare infatti basarsi sulla fondatezza che gli atti amministrativi richiedono: la documentazione prodotta dalla Nc Civitavecchia ancora prima che la giunta (sulle stesse basi fallaci) adottasse la delibera d’indirizzo ha infatti smentito le mancanze sollevate più di un mese prima che ci fossero notificate e molti altri aspetti sono all’attenzione del nostro ufficio legale, che provvederà a far valere le ragioni della nostra storica società, l’unica fondata nel 1950, che rappresenta direttamente la più nobile eredità della pallanuoto civitavecchiese.
Alle altre associazioni diamo l’arrivederci per tutti gli impegni sportivi già assunti, ma non certamente alla riunione convocata dal Comune, dove non parteciperemo perché, dopo aver revocato la concessione ritiene pure di dover mutare le condizioni economiche esistenti – da quel che abbiamo inteso – a svantaggio di chi consente quotidianamente e faticosamente l’apertura e il funzionamento di un impianto altamente antieconomico. Questi sono aspetti su cui concessionario e proprietario, se mai, avrebbero dovuto parlare in separata sede, ma occorre prima una ripassatina all’alfabeto istituzionale da parte di alcuni dei soggetti che si sono qualificati a parlare di aspetti delicati come la gestione della res pubblica.
Per ultimo e tornando all’amore e al rispetto della legalità, tutto ciò ci impone di garantire la massima attenzione per un bene pubblico prezioso come il PalaGalli: per questo motivo, chi non sottoscrive contratti e regolamenti di uso ed accesso all’impianto, ne resta fuori, come è del tutto normale ovunque e come sarà evidente a chi riterrà di continuare ad anteporre i propri interessi a quelli del bene pubblico e di chi lo frequenta.
Alla prossima puntata”