Covid. Giovani bloccati all’estero, Avv. Grimaldi: “Il governo si assuma le proprie responsabilità e li riporti a casa”

ROMA – Ci sono centinaia di ragazzi, molti dei quali minorenni, bloccati all’estero a causa del Covid che non riescono a rientrare in Italia, la maggior parte senza assistenza in loco o terapia in caso di sintomi. Il Comitato Cura Domiciliare, contattato da un genitore, ha iniziato immediatamente a seguire i ragazzi attraverso una rete di medici e cercando di far arrivare loro i medicinali necessari. “Ma l’Italia deve riportare i giovani a casa il prima possibile”: questo è quanto sostiene l’Avvocato Erich Grimaldi, Presidente del comitato, nel comunicato inviato Sabato al Ministero degli Esteri.

“Il Comitato Cura Domiciliare Covid-19 – si legge in una nota del Comitato – ha inviato stamane una richiesta al Ministero degli Esteri, invitando le autorità italiane a prendere immediatamente in carico la situazione di circa 500 giovani, tra cui molti minorenni, rimasti bloccati all’estero (Malta, Grecia, Spagna, Dubai, Gran Bretagna, Cipro, Portogallo), dopo essere risultati positivi al Covid-19 o per avvenuto contatto con positivi, e senza alcun tipo di assistenza né da parte del nostro paese, né da parte delle istituzioni del paese ospite. Riteniamo, però, prioritario il rientro dei minori, le cui famiglie sono in ansia, ormai da diversi giorni e che stanno vivendo molto male la situazione, in particolar modo relativamente ai minori (oltre una ventina) bloccati a Malta, e per i quali l’Ambasciata ha spiegato ad un genitore (audio ascoltabile al link in coda nota) di non avere le risorse necessarie al supporto, il che significa, tralasciando l’omessa o tardiva presa in carico delle istituzioni locali, che il nostro paese non si è attivato a dovere”.

“In primis va detto che l’Italia non ha previsto protocolli condivisi con i paesi ospitanti in caso di contagio, il che si è tradotto nei giovani abbandonati a loro stessi”, spiega il presidente del Comitato Cura Domiciliare Covid-19 Erich Grimaldi, “abbiamo quindi invitato il ministero ad organizzare con urgenza dei voli di rientro, almeno per i minorenni, per poi collocarli in eventuali Covid Hotels senza quindi mettere in pericolo la salute del resto dei loro famigliari”. Inoltre, “i genitori di alcuni minori si sono presentati ieri presso la Farnesina ma non sono stati accolti né ascoltati, il Governo si assuma le proprie responsabilità e li riporti a casa”.

“Il nostro lavoro non si ferma, continuiamo a supportare i giovani e le loro famiglie attivando la rete di medici che, con volontari reperiti sul posto, si preoccupa di recapitare farmaci e generi di prima necessità a chi ne ha bisogno”, aggiunge la portavoce del Comitato Valentina Rigano, “le testimonianze che ci stanno pervenendo in queste ore sono allucinanti, la nostra rete formata da medici e professionisti sanitari, avvocati e giornalisti volontari sta supportando i ragazzi a distanza, cercando volontari sul posto e facendo recapitare loro terapia e farmaci necessari”.

Link testimonianza genitori: https://fb.watch/6OqOtLlk37/