Vicenda Maco: l’Usb accusa, la Filt Cgil smentisce

bandiera usbCIVITAVECCHIA – Vicenda Maco: interviene l’Unione Sindacale di Base. Sulla vicenda che ha scaldato gli animi politici e sindacali di questi giorni l’Usb fornisce infatti la propria versione dei fatti, accusando la Filt Cgil di ambiguità e di aver cambiato in corsa la propria posizione.
“L’ azienda Maco – è quanto riferisce l’Usb – giorni or sono ha convocato i sindacati rappresentativi di quella realtà, Usb (13 iscritti su 23 lavoratori) e Filt Cgil (7 iscritti). In quella sede la Maco rappresentando, difficoltà nel gestire la commessa, ha chiesto esplicitamente di trasformare il contratto di tutti i lavoratori da tempo indeterminato a tempo determinato, in previsione di chiusura società Maco e ritorno all’azienda madre Natana doc s.p.a. La Filt Cgil si è resa subito disponibile a questa richiesta dell’Azienda e nei giorni successivi tramite la Segretaria Luciana Ceppolino ha dichiarato a svariati soggetti sindacali, imprenditoriali, politici, che aveva firmato l’accordo per il passaggio a tempo determinato con argomentazioni risibili e subalterne alle politiche aziendali. I lavoratori riuniti in assemblea il giorno 12 Marzo hanno votato all’unanimità (13 presenti) un documento in cui respingevano qualsiasi ipotesi di accordo sul passaggio a tempo determinato e si impegnavano a sostenere tutte quelle iniziative atte a scongiurare una simile nefandezza”.
“In questa ottica – prosegue l’Usb – hanno chiesto al Sindaco di farsi promotore di un incontro fra tutti i soggetti interessati e Il giorno 13 Marzo è stato fissato questo incontro a cui non si sono presentati né l’azienda né la Filt Cgil. Erano presenti soltanto i lavoratori e la Usb, e in quella circostanza il Sindaco ha inviato tre lettere per richiedere un incontro e chiarimenti, rispettivamente al Presidente dell’Autorità Portuale, all’Azienda Natana doc e al Segretario della Cgil Caiazza. Apprendiamo dalla stampa che successivamente la segretaria della Filt Luciana Ceppolino ha smentito ogni ipotesi di accordo ed ha rivolto accuse a destra e a manca, questo atteggiamento secondo noi è ambiguo, una sana autocritica sarebbe stata sicuramente più utile agli interessi dei lavoratori”.
“Ogni ulteriore commento è superfluo – concludono dall’Usb – Rimarremo vigili contro qualsiasi tentativo di svendere i lavoratori con accordi capestro; siamo disponibili a tavoli istituzionali per una serena discussione che coniughi i doveri e i diritti dei lavoratori.”
Ma la replica della Cgil, affidata al Segretario generale Cesare Caiazza e a quello della Filt Luciana Ceppolino, non si fa attendere, con la secca smentita delle accuse dell’Usb e, a loro confutazione, la divulgazione del verbale di accordo “incriminato” sottoscritto lo scorso 7 marzo tra Filt Cgil e società Natana. “Un accordo – commentano Caiazza e Ceppolino – che i detrattori della Filt e della Cgil non giudicano nel merito perché dovrebbero dare atto di come, in una condizione di grave difficoltà segnata dalla minaccia di revoca di appalto da parte del Cta, si mantengono i livelli occupazionali, i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, le condizioni economiche e i diritti preesistenti dei dipendenti Maco che transiteranno in Natana”. Nell’accordo si legge infatti che “L’O.S prende atto di quanto comunicato dal Dottor Attanasio, si dice pronta a sensibilizzare fermamente i lavoratori, in modo tale da ottenere un migliore standard qualitativo affinchè la società Natana Doc Spa possa meglio ridiscutere il contratto di appalto, già compromesso, con il Cta Spa, essendo il ruolo dell’O.S a tutela dell’occupazione chiede che i contratti in essere rimangano a tempo indeterminato e sollecita una verifica entro il 30 giugno 2012 per monitorare l’andamento della situazione lavorativa nel Terminal Cta”.
“Non comprendiamo le accuse dell’Usb – commentano quindi Caiazza e Ceppolino – se non in un’ottica di scorretta ‘concorrenza’ tra sigle sindacali, mentre continuiamo a leggere nelle incursioni indebite del Sindaco il tentativo di screditare la Cgil per ragioni, altre e diverse, riconducibili, presumibilmente, allo scontro in atto sul presente ed il futuro di Hcs anche in vista dell’imminente assemblea dei lavoratori della Holding convocata per giovedì mattina da Cgil, Cisl Uil.