UP: ” Gli emendamenti al Decreto energia sanno di propaganda. Non sono tollerabili altri ritardi”

CIVITAVECCHIA – “Gli entusiasmi espressi per gli emendamenti al Decreto energia ci sembrano esagerati e sanno molto di propaganda. Dopo il nulla dei tavoli ministeriali, nessuna proposta da parte di Enel, della Giunta Comunale, dell’AdSP e della Regione, ci sembra veramente scontato che Civitavecchia con un progetto di offshore eolico oramai in stato di livello avanzato con Cassa Depositi e Prestiti, ENI Plenitude e il fondo danese per le rinnovabili Copenhagen Infrastructure Partners che finanzierà il progetto, possa partecipare ai bandi per poter ottenere i finanziamenti dei fondi pubblici.

Bisogna creare le strutture necessarie nelle aree portuali per poter produrre tutto l’indotto dell’offshore, permettendo a tutti i lavoratori che fuoriusciranno dalla chiusura della centrale a carbone di TVN, oramai vicina nel 2025, di poter nuovamente essere impiegati nella nuova produzione.

Questi emendamenti danno semplicemente la possibilità di partecipare ai bandi, e non c’è nessuna certezza che la partecipazione ai bandi porti automaticamente i finanziamenti. E’ semplicemente scandaloso come nonostante cinque anni di proposte, di progetti, di lotte, l’offshore eolico e il futuro Distretto delle rinnovabili, frutti dello sforzo collettivo di un territorio intero che nelle sue componenti sociali e sindacali si è rimboccato le maniche, supplendo alla latitanza della sua classe politica, debbano ancora segnare il passo.

Vedremo cosa succederà al tavolo del Ministero, vedremo cosa proporranno la Regione e l’Enel e come si muoverà l’Amministrazione comunale.

Non sono tollerabili altri ritardi nel dare concretezza ai progetti avviati: si è già aperta la fase di uscita dal carbone e, con la riduzione dell’operatività della centrale TVN in vista della prossima chiusura, è iniziata la crisi occupazionale con cassa integrazione e disoccupazione, determinando un impoverimento complessivo del tessuto produttivo, economico e sociale della città.

Invitiamo alla vigilanza e a mantenere alta la pressione popolare affinché il processo di conversione energetica iniziato, voluto e partecipato dal territorio, non venga interrotto o ritardato da atti, piani e scelte politiche calati dall’alto, legati agli interessi delle lobby energetiche.”

Unione Popolare Civitavecchia