Sel rilancia la flotta regionale pubblico-privata

nave tirreniaCIVITAVECCHIA – Sinistra Ecologia e Libertà rilancia la proposta di una flotta regionale dopo la dismissione della Tirrenia. Una proposta che si rende necessaria dopo che la compagnia privata Cin, che si era inizialmente offerta di assorbire la Tirrenia è tornata sui suoi passi, facendo sprofondare nuovamente nel baratro occupazionale centinaia di lavoratori.
“Gli armatori, è ovvio, temono la concorrenza della flotta regionale sarda Saremar – commentano da Sel – La regione Sardegna, con il progetto della flotta regionale, riesce infatti a calmierare i prezzi per i collegamenti tra l’isola e Civitavecchia che da un anno a questa parte sono lievitati. L’iniziativa sta ovviamente riscuotendo grande consenso tra cittadini e passeggeri. Si è persa l’ennesima occasione. Nel 2008, in tempi non sospetti, non appena si iniziò a parlare dello smantellamento della flotta della società Tirrenia, l’allora presidente Commissione mobilità della regione Lazio, On. Enrico Luciani, propose la costituzione della flotta regionale laziale Laremar. Il progetto fu accolto molto favorevolmente dalla politica regionale e dai sindacati, ma purtroppo la giunta decadde poco dopo ed i politici locali non mostrarono sufficiente interesse nei confronti del programma che, in questo modo, declinò. Era evidente, già all’epoca, che con la dismissione della Tirrenia e con la privatizzazione dei servizi di cabotaggio pubblici della FSNT, l’economia, sia sarda che laziale, sarebbe stata penalizzata e lasciata alla mercé di privati, liberi di scegliere collegamenti e tariffe a loro piacimento come è effettivamente accaduto. Il presidente della regione Sardegna Cappellacci, di centrodestra, bene ha sfruttato l’idea della flotta regionale come risposta alla crisi e all’incremento delle attività produttive attraverso un collegamento interregionale tra Civitavecchia e la Sardegna”.
A questo punto l’idea di SeL è quella di recuperare la legge proposta in Regione Lazio, durante la giunta Marrazzo dall’ex presidente Luciani, la quale prevedeva appunto un accordo tra le due regioni per ampliare le due flotte, in modo da poter stabilire un prezzo favorevole per i passeggeri ed incrementare lo sviluppo economico, non limitandolo al solo periodo estivo, ma estendendolo all’intero l’anno.
“Dato l’alto valore sociale dell’operazione – concludono i vendoliani locali – SeL ritiene che anche una sinergia con armatori privati potrebbe essere valutabile per il buon esito del programma”.