Sanità, slitta l’attuazione dei tagli. Di Gennaro: “Dilettanti”

Ospedale di BraccianoCIVITAVECCHIA – Rimandata al 28 febbraio l’attuazione dei decreti commissariali sui tagli nella sanità. Ne dà notizia, con soddisfazione, il segretario dell’Udc Marco Di Gennaro, che non lesina tuttavia aspre critiche nei confronti dei tecnici della Pisana i quali, sottolinea, “si sono accorti del disastro che si sarebbe verificato se  quanto stabilito nei decreti  fosse stato messo in atto nei modi e nei tempi dagli stessi fissati”. Una ulteriore prova, secondo Di Gennaro, “del dilettantismo con cui sono stati predisposti i vari decreti” e che testimonia “non solo una mancata condivisione con gli enti locali e con le aziende sanitarie, ma anche una completa ignoranza della situazione operativa  del sistema dell’emergenza sanitaria nella nostra regione”.  “Pretendere di scaricare sul 118, in cronica carenza di uomini e di mezzi, l’impossibile onere di porre rimedio alla chiusura di ospedali, quali quello di Bracciano – prosegue il segretario dell’Udc – è segno di irresponsabile superficialità. Altrettanto irresponsabile è bloccare in maniera indiscriminata il turn over di medici ed infermieri anche nel settore dell’emergenza , ivi inclusi Pronti Soccorsi, Rianimazioni ed Unità Coronariche, non assumendosi  neanche la responsabilità di dare una qualsivoglia risposta alla richiesta di deroghe al blocco delle assunzioni fatta dalla nostra Asl”. Altro esempio di “completa dissociazione dalla realtà assistenziale dei sopramenzionati  scrivani” è per Di Gennaro l’assegnazione di posti letto “senza preoccuparsi  della disponibilità dello spazio in cui metterli”. Vengono tagliati i fondi per la formazione e per le prestazioni aggiuntive – prosegue ancora – salvo poi darli  a chi si vuole, che avrebbero permesso di dare ai cittadini almeno una parte di quelle prestazioni non più erogate dalle migliaia di medici ed infermieri non sostituiti. E per fortuna che il commissario alla sanità Renata Polverini  declama “mi state a cuore” come recitano  giganteschi cartelloni  pubblicitari sparsi un po’ ovunque. Non osiamo nemmeno  pensare cosa sarebbe successo se gli fossimo stati sullo stomaco!”.
“Non crediamo che i gravi problemi determinati dai decreti si risolvano entro il 28 febbraio  – conclude Di Gennaro – rimane la speranza che la politica, colpevole assente su questa problematica,  decida di riprendere il suo ruolo di indirizzo e di tutela di un diritto fondamentale quale quello della salute”.