CIVITAVECCHIA – In questi giorni ho inviato lettere di auguri per un buon 2014 a tutti i rappresentanti degli enti locali, delle varie istituzioni, forze sociali, grandi attori economici, organi di informazione, partiti e movimenti che insistono e agiscono nei confini della CdLT CGIL “Roma Nord Civitavecchia”.
Ho partecipato a tutti l’auspicio e la volontà di lavorare insieme, pur nella distinzione dei ruoli e delle competenze, affinché nel nuovo anno si possa – almeno – riaccendere la speranza, tra tutti i cittadini, per un futuro migliore.
Stiamo, infatti, attraversando uno dei periodi più bui della storia del Paese e, con caratteristiche accentuate e peculiari, della storia del nostro territorio. Lo dicono le percentuali enormi di cassa integrati, di lavoratori in mobilità, di disoccupati. Il lavoro, o meglio l’assenza di lavoro, sta divenendo un problema sempre più grave, dal quale ne derivano gli altri, connessi all’impoverimento e all’esclusione sociale di sacche sempre più consistenti di popolazione.
Il prossimo anno la CGIL celebrerà il XVII Congresso. Sarà uno straordinario momento – attraverso le assemblee che terremo in tutti i luoghi di lavoro e nel territorio – di ascolto e di partecipazione.
Intendiamo utilizzare questa occasione, anche per quanto attiene l’area nella quale agiamo come CdLT “Roma Nord Civitavecchia”, per sviluppare un proficuo confronto con tutti gli attori istituzionali e sociali, declinando i contenuti del Piano per il Lavoro della CGIL e avanzando proposte finalizzate al rilancio economico, allo sviluppo e all’occupazione nel territorio.
Siamo convinti, come recita il titolo del nostro Congresso, che il “Lavoro decide il futuro” e che, quindi, occorre ripartire da quell’articolo 1 della nostra Costituzione che afferma: “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul Lavoro”.
In una realtà complessa, come è quella che caratterizza il nostro territorio, bisogna inoltre coniugare il diritto al lavoro con quello alla salute, indicando un modello di sviluppo in grado di creare occupazione, migliorando, contestualmente, una condizione ambientale intollerabile, determinata da una somma di fattori inquinanti.
In questa impegnativa opera non aiuta certamente, in particolare per quanto attiene alla città di Civitavecchia, il quadro politico segnato – dopo la crisi dell’amministrazione comunale e l’avvento della gestione commissariale – da forti divisioni e violente polemiche soprattutto tra gli esponenti dei partiti del centro – sinistra.
Come CGIL utilizzeremo il nostro Congresso per continuare a chiedere a tutte le forze sociali e politiche progressiste di “ripartire dai contenuti” per ricostruire unità, rinnovamento e, soprattutto, “speranza” per il cambiamento del quale il Paese e il nostro territorio hanno urgente bisogno.
A Civitavecchia, inoltre, il nostro Congresso si intreccerà con le iniziative conclusive connesse alla celebrazione dei 120 anni dalla costituzione della CdL. Un patrimonio storico, culturale, morale, umano dell’intera città al quale, oggi, è quanto mai importante guardare perché indica quella “solidarietà” tra lavoratori del porto, altri lavoratori e cittadini di Civitavecchia (alla base di epiche lotte per i diritti, la libertà e la democrazia) dalla quale occorre ripartire se si intende davvero porre al centro, di un concreto progetto di rilancio economico e di sviluppo, l’esigenza di determinare una maggiore sinergia tra porto e territorio.
D’altro canto, l’emergenza sociale che segna il territorio di Civitavecchia, non può attendere i tempi connessi all’insediamento di una nuova amministrazione dopo le elezioni previste a primavera. Per questa ragione abbiamo, insieme a CISL UIL USB, chiesto un urgente nuovo incontro con il Commissario prefettizio e riteniamo non più procrastinabile la ripresa del confronto con la Regione Lazio attraverso la riconvocazione di quel Tavolo interassessorile già insediato e dedicato ad affrontare i problemi del lavoro a Civitavecchia.
Vi sono, infatti e innanzitutto, da evitare nuovi drammi occupazionali, trovando soluzioni idonee per salvaguardare gli oltre 400 posti di lavoro nelle municipalizzate e altri 200 (tra diretti e indiretti) di Tirreno Power.
E’ poi necessario agire tempestivamente per cogliere possibili opportunità di sviluppo e di rilancio economico e occupazionale che rischiano di svanire. Mi riferisco ai temi connessi alla demolizione della Costa Concordia e al fatto che il porto di Civitavecchia possa divenire stabilmente strategico nella rottamazione delle navi. Penso alle Terme, considerando che gli imprenditori intenzionati ad esprimere grandi investimenti – dopo lungaggini e intoppi – possano, in assenza di una prospettiva immediata, abbandonare un progetto che potrebbe creare una nuova e notevole occupazione stabile.
Queste sono alcune delle urgenti emergenze ed opportunità sulle quali occorre agire subito. Poi spetterà a chi amministrerà la città dopo le elezioni di primavere definire un progetto, compiuto ed organico, di sviluppo capace di valorizzare le grandi potenzialità del territorio. Come CGIL, attraverso il nostro Congresso, continueremo ad avanzare proposte finalizzate a riaccendere la speranza per un futuro migliore, per i giovani e per il lavoro.
Cesare Caiazza – Segretario generale CdLT Cgil “Roma Nord Civitavecchia”