“Non servono i signorsì ma teste pensanti”

congresso polo civicoCIVITAVECCHIA – All’atto in cui fondammo il Polo Civico, era l’anno 2007, pensammo di dar vita ad un soggetto politico innovativo – una guida per noi e un esempio per gli altri – che mettesse al centro della propria azione l’interesse generale, il bene comune e l’utilità sociale, non le ragioni di uno schieramento, di un partito o peggio di una persona.
Da allora ci sforzammo di convincere gli esponenti delle varie formazioni politiche ad abbandonare le contrapposizioni strumentali e demagogiche aventi il fine di rendere visibile la propria appartenenza politica e non di comunicare una diversità di vedute sulla soluzione di un problema. Chiedemmo a tutti di desistere dai pregiudizi, dagli scontri, dagli attacchi, dalle azioni offensive e denigratorie, dalle manifestazioni di odio. Di rinunciare ai toni sentenziosi, di stemperare la perentorietà delle proprie tesi lasciandosi andare al dubbio e all’ascolto delle ragioni degli altri. Pensammo a dare il nostro contributo all’instaurazione di un confronto politico schietto, alieno da accenti declamatori e propagandistici, concentrato sull’attuaziome di precisi punti programmatici, sui nodi irrisolti della crescita sociale, culturale ed economica delle popolazioni.
Ebben, ci auguriamo che nell’arco di un quadriennio l’azione assidua e paziente da noi svolta, anche tramite la partecipazione alle larghe intese cittadine e al governo della Provincia, abbia inciso in positivo sul modo di fare politica. Noi siamo coscienti di esserci attenuti ai principi dichiarati nel costituirci come movimento, e fieri di avere ottenuto la fiducia dei cittadini  sulla base di una linea politica che ci siamo sforzati di far intendere agli elettori, e di averla mantenuta nel tempo, giacchè le nostre scelte siamo abituati a farle prima e non dopo gli appuntamenti elettorali. Siamo orgogliosi di avere volontariamente rinunciato, in nome di tale coerenza, ad un più che probabile seggio in Regione del rappresentante storico delle nostre convinzioni, il consigliere Alvaro Balloni.
Ma evidentemente non deve essere facile l’osservanza di simili regole comportamentali. Assistiamo infatti, a qualsaiasi livello, ad una trasmigrazione di rappresentanti del popolo eletti in una determinata coalizione verso un’altra, senza che appaia un travaglio politico e un percorso coerente che ne evidenzi le sostanziali motivazioni. Perché mutare partito e schieramento ovviamente si può, ma per rispetto verso l’opinione pubblica le motivazioni devono essere quanto mai chiare, forti, comprensibili e condivisibili dagli elettori..
Siamo poi dell’avviso che una maggiormnza democraticamente eletta non ha bisogno di apporti del genere, ma di un confronto serio e leale, che può anche essere netto e aspro, ma sempre volto a individuare le soluzioni più idonee e funzionali ai problemi del governo ella cosa pubblica. Non servono i “signorsì” , ma teste pensanti, perché la politica è bella e utile quando si fanno cose belle ed utili; non  quando si fa tanto per fare. Perché la politica del “fare, fare presto” è pericolosa: può degenerare nell’arbitrio e nell’improvvisazione, e rischia di perdere di vista gli interessi veri della collettività.
Noi saremo sempre vigili su questo punto.

Il Consiglio Direttivo del Polo Civico