CIVITAVECCHIA – I responsabili dell’abuso nel cantiere della Marina devono pagare. Ne è convinto il Segretario dei Repubblicani europei Vincenzo Monteduro che si rivolge direttamente al Ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan chiedendo di intervenire con atti di sua stretta competenza ai sensi del D.Lgs. 42/04 “Capo I – Sanzioni relative alla Parte seconda – Articolo 160 : Ordine di reintegrazione”, il quale testualmente recita: “Se per effetto della violazione degli obblighi di protezione e conservazione stabiliti dalle disposizioni del Capo III del Titolo I della Parte seconda il bene culturale subisce un danno, il Ministero ordina al responsabile l’esecuzione a sue spese delle opere necessarie alla reintegrazione.” … “In caso di inottemperanza all’ordine impartito ai sensi del comma 1, il Ministero provvede all’esecuzione d’ufficio a spese dell’obbligato. Al recupero delle somme relative si provvede nelle forme previste dalla normativa in materia di riscossione coattiva delle entrate patrimoniali dello Stato”. E ancora: “Quando la reintegrazione non sia possibile il responsabile è tenuto a corrispondere allo Stato una somma pari al valore della cosa perduta o alla diminuzione di valore subita dalla cosa”. “Se la determinazione della somma, fatta dal Ministero, non e’ accettata dall’obbligato, la somma stessa è determinata da una commissione composta di tre membri da nominarsi uno dal Ministero, uno dall’obbligato e un terzo dal presidente del tribunale. Le spese relative sono anticipate dall’obbligato l’adempimento”.
Secondo Monteduro, insomma, il Ministero non può sottrarsi ad obblighi di legge per le illegittimità riscontrate nei lavori di restyling della Marina e, in caso di mancato di intervento del Ministro Galan, si dice pronto a ricorrere nuovamente all’Autorità giudiziaria.