“Mare Monstrum”

mareCIVITAVECCHIA – L’estate sta finendo e l’Assobalneari del Lazio è contenta: sulle coste laziali stanno ancora sventolando una miriade di bandiere blu ad indicare l’assoluta balneabilità delle nostre acque costiere, un tripudio di sole, di mare di piatti di pesce e di affari…poco puliti a leggere l’ultimo rapporto di Legambiente sullo stato del mare, rapporto che desta perplessità, preoccupazione e sconcerto tanto per i suoi contenuti quanto per il silenzio che su di esso c’è stato da parte della politica in generale e di quella locale in particolare.  Lo stesso titolo del rapporto la dice lunga: “Mare Monstrum”, no! Non c’è  errore è proprio titolato: “ Mare Monstrum”! In buona sostanza dal rapporto si evince che il primo consistente motivo di inquinamento del mare é l’inadeguatezza del sistema di depurazione delle acque urbane, quelle che dai nostri scarichi, attraverso le fogne dovrebbero raggiungere i depuratori per essere opportunamente trattate prima di essere riversate in mare: secondo il rapporto il 43% della popolazione italiana non é servita da efficienti servizi fognari e di depurazione. Peraltro, risulta dall’indagine Sia 2009 condotta dall’Istat che il 53% degli italiani non é servito da depurazione “secondaria” e “terziaria” ovvero dai procedimenti che effettivamente puliscono le acque luride in questione! Nel Lazio, secondo i dati Istat, la popolazione servita dal sistema di depurazione è pari al 63% circa del totale, il dato potrebbe essere consolante se gli impianti fossero continuamente efficienti  ma non è così e Fiumaretta “docet”!Teniamo conto che i dati sono direttamente rilevati dall’Istat presso i 3351 gestori degli impianti di depurazione. Sempre secondo il rapporto di Legambiente,  nel corso del 2010 le forze dell’ordine hanno accertato nel solo Lazio 234 infrazioni, effettuato 234 arresti e/o denunce ed effettuato 94 sequestri ma nessun telegiornale ha mai reso noti i fatti. Al contrario tutti  hanno pubblicizzato l’eccezionale purezza e pulizia delle acque costiere, non menzionando nemmeno il fatto che la Guardia di Finanza ha trovato nel Lazio 7 depuratori su 10 irregolari! La situazione in sé é foriera di guai seri, perché il famoso batterio “escherichia coli” accusato di aver veicolato la relativa peste attraverso cetrioli, germi di soya o di fagioli invece viaggia principalmente con l’acqua che scende dagli scarichi dei nostri gabinetti!”. E, intanto, Civitavecchia ha goduto, con il tanto reclamizzato Padellone di Qualità,  di un ottimo fritto di paranza pescato nel Mare Nostrum! pardon! nel “Mare monstrum” e più corretto…ma forse l’Assessore al Commercio e Turismo e quello all’Ambiente non hanno letto il rapporto di Legambiente: occhio che non vede cuore che non sente e  cittadino… come al solito… “coglionato” ed “inquinato”!

Gabriele Pedrini – Segretario Federale Fiamma Tricolore