Loculi. Marino a Petrelli: “La colpa è delle passate giunte”

Pasquale MarinoCIVITAVECCHIA – “Come al solito il consigliere Petrelli dimostra di essere approssimativo, non riuscendo a leggere ciò che è scritto. Figuriamoci poi a interpretare ciò che è riportato da altri”. Queste le parole del Presidente della Commissione Bilancio Pasquale Marino che replica alle affermazioni del consigliere dell’Idv Petrelli sul tema loculi. “Bisogna leggersi il lodo arbitrale per capire bene le cose. La controversia – spiega Marino – è stata instaurata dall’impresa Ruggeri per ottenere quanto previsto dal contratto e quindi anche il risarcimento dei danni, cosa peraltro non ricevuta. Riuscirà mai Petrelli a capire che l’Amministrazione Comunale si trova a dover pagare o meglio ad anticipare somme per loculi non venduti, solo perché in modo non usuale è stata prevista in un contratto di project financing? Ma questo lodo arbitrale lo ha veramente letto Petrelli? Se sì, possibile che non si è reso conto che l’impresa pretende ulteriori somme per la gestione della vendita dei loculi? E lui che fa? Si dichiara d’accordo nel lasciare proseguire la gestione all’impresa Ruggeri?”. Marino analizza dunque l’atto firmato dall’allora commissario Prefettizio Iurato nel 2007. “La delibera del Commissario Straordinario Iurato – sostiene Marino – è un atto unilaterale sicuramente non condiviso dall’impresa Ruggeri, la quale si è mossa attraverso i giudici per ottenere il massimo della sua soddisfazione. L’arbitrato lo ha chiesto l’impresa, non il Comune. Per chi conosce la legge ciò è noto. Ma Petrelli – dice Marino – evidentemente ancora non vuole rassegnarsi alla sua superficialità. Invece di sparare a zero senza cognizione di causa, Petrelli ci spieghi perché l’amministrazione Saladini nel 2006 chiese due ulteriori pareri ‘pro veritate’ con lo stesso quesito di quello già richiesto l’anno prima dal Commissario Di Caprio. Perché quella giunta non risolse il contratto? Se Petrelli cerca delle motivazioni politiche le troverà nel 1999-2000, anni del pastrocchio, e nel 2006, anno della perdita di tempo. L’Amministrazione andrà a fondo sulla questione – conclude Marino – e Petrelli non si illuda che la sua difesa d’ufficio possa bastare”.