L’accordo tra le due Asl non convince Sel

CIVITAVECCHIA – Invoca chiarezza la Segreteria cittadina di Sel a proposito dell’accordo siglato tra Asl RmF ed Asl RmA per uno scambio di personale all’interno delle aziende sanitarie di pertinenza. La sinergia annunciata ieri dalla Asl cittadina lascia infatti perplessi gli esponenti locali di Sinistra Ecologia e Libertà che avanzano una serie di interrogativi. “Cosa vuol dire che i medici della RmA ‘danno una mano’ ai medici della Rm F? – si domandano da Sel – Chi dirige il gioco? Chi si assume le responsabilità delle decisioni? Quali professionisti sono stati chiamati? La soluzione ipotizzata per risolvere il problema della carenza di personale della nostra Asl ci appare più una trovata propagandistica che una soluzione praticabile. Pure sembra la scoperta dell’uovo di Colombo: come mai nessuno ci aveva mai pensato prima!? Manca il personale in una Asl? Qual é il problema? Si sposta da un’altra, occorre solo una convenzione tra Aziende. In questo caso poi il gioco è ancora più semplice perché l’accordo viene fatto tra il Direttore Generale della Asl Rm/A, dottor Camillo Riccioni, ed il commissario straordinario della Asl Rm/F, dottor Camillo Riccioni. Sarà il caso di suggerire questa meravigliosa soluzione alla Regione anche per altre realtà?”.
Ma Sel si interroga soprattutto sui costi per la collettività di questa operazione:. “Il comunicato non lo chiarisce. Si omette infatti di dire se i buoni samaritani della Asl RmA vengono gratis oppure ad un prezzo previsto dalle ‘prestazioni aggiuntive’ di cui al contratto nazionale o, ancora, a tariffa libero professionale. Noi di Sel siamo i primi ad auspicare che vengano mantenuti i Livelli Essenziali di Assistenza, ma vorremmo che l’obiettivo fosse raggiunto attraverso il ripianamento della pianta organica, quindi con il ricorso (finalmente!) a nuove assunzioni (sanitari medici, infermieri, assistenti sociali, logopedisti, fisioterapisti), al costo previsto dal contratto nazionale. Con l’operazione ipotizzata invece, oltre a profilarsi una spesa più onerosa, si corre il rischio concreto di fallire la risoluzione del problema”.
“Ci si assuma dunque delle responsabilità vere – concludono da Sinistra Ecologia e Libertà – mettendo a concorso le funzioni di cui l’Azienda necessita, al fine di assicurare le prestazioni che lo Stato ha comunque l’obbligo di garantire”.