La Cisal Federnergia boccia il cdr a Torre Nord

centrale3CIVITAVECCHIA – La Cisal Federenergia torna a rilanciare la proposta di convertire a policombustibile, metano e carbone, la centrale di Torre Valdaliga Nord. Soluzione che secondo il sindacato consentirebbe di ridurre le masse degli inquinanti e di limitare le ricadute al suolo degli inquinanti in special modo nel caso di condizioni atmosferiche particolari. Anche per la Cisl Federenergia, infatti, la nuvola che nei giorni scorsi ha ristagnato sulla città fuoriuscendo dai camini di Tvn “era dovuta al fenomeno della condensazione ed all’assenza di vento, ma è pur vero che all’interno della nuvola oltre il vapor acqueo c’erano gli inquinanti che ristagnavano sulla città”. “Va inoltre precisato – afferma per la segreteria nazionale Carlo Rossi – che la potenza installata in città è di circa 3200 MW e che nell’Alto Lazio è di circa 6500 MW, da ciò deriva che la densità di potenza di potenza (sia locale sia dell’Alto Lazio) raggiunge valori ben superiori ai limiti normalmente accettabili in letteratura. Per abbattere la densità di potenza e gli inquinanti derivanti da attività industriali si deve ridurre la potenza installata sul territorio ed introdurre combustibili meno inquinanti”. In tal senso la Cisl boccia la proposta del Polo Civico di bruciare cdr nelle caldaie di Tvn, definendola una soluzione “improponibile” in quanto “porterebbe a nuovi inquinanti persistenti, come diossine e furani, pericolosi e tossici per la salute. “Le centrali termoelettriche – conclude Rossi – non sono progettate per bruciare in maniera ottimale il Cdr cosa che può essere fatta con impianti ad hoc (combustori) da esercire comunque in territori con ridotta densità di potenza e di popolazione”.