CIVITAVECCHIA – Appello della CdLT Cgil di Civitavecchia a tutte le forze sociali e politiche per realizzare un Comitato territoriale in difesa delle festività laiche del 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno, accorpate alle giornate di domenica dalla manovra economica del Governo. Già avviata a livello nazionale, la petizione approderà nei prossimi giorni anche in città e nel comprensorio
“Civitavecchia, medaglia d’argento per la Resistenza, in ragione di una storia importante contro il fascismo ed il nazismo e nei primi moti dei lavoratori per l’affermazione dei diritti e l’emancipazione della classe, ha tante specifiche e peculiari ragioni per difendere le celebrazioni del 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno” afferma il segretario Generale Cesare Caiazza che critica poi duramente anche i contenuti economici di una manovra “che non destina risorse alla crescita e all’occupazione, taglia ulteriormente sulla spesa sociale, riduce drasticamente i trasferimenti agli Enti Locali, colpisce pesantemente i ceti più deboli difendendo le grandi ricchezze, punta a demolire i diritti del lavoro attraverso la cancellazione del Ccnl, il congelamento illegittimo delle tredicesime e delle liquidazioni dei pubblici dipendenti, ed il superamento, nei fatti, dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori”.
Per tutte queste ragioni la Cgil ha fatto appello anche a Cisl e Uil, alle altre forze sociali, alle Istituzioni più vicine alle comunità, al mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale, per una battaglia comune finalizzata a modificare profondamente i provvedimenti economici promossi dal Governo.
E mercoledì 24 agosto, in concomitanza con la discussione della manovra al Senato, la Cgil nazionale ha organizzato una manifestazione di protesta a partire dalle ore 9 davanti Palazzo Madama. “La CdLT Cgil di Civitavecchia chiede a tutte le forze sociali e politiche di partecipare a questa prima importante forma di protesta – prosegue Caiazza – lavorando poi, anche nel nostro territorio, per costruire momenti di mobilitazione finalizzati a modificare profondamente l’iniqua manovra economica del Governo. Una manovra che, nel territorio di Civitavecchia (già particolarmente segnato dalla crisi in atto in termini di drastica riduzione dell’occupazione e peggioramento delle condizioni di lavoratori, pensionati e ceti sociali deboli) determinerebbe ricadute drammatiche e socialmente insopportabili”.