Il rischio discarica ad Allumiere c’è. De Paolis: “Attenzione ad Alemanno”

discaricaCIVITAVECCHIA – Il rischio megadiscarica nel comprensorio militare di S. Lucia c’è. Lo confermano le indiscrezioni apparse quest’oggi sui giornali laziali in cui l’area ricadente nel Comune di Allumiere risulterebbe tra i sette siti ritenuti idonei a ospitare la nuova discarica di Roma attualmente allo studio del Ministero dell’Ambiente. La questione, come informa il Consigliere provinciale Gino De Paolis, sarà affrontata domani in un vertice cui prenderanno parte il Ministro dell’Ambiente Clini, il Prefetto Pecoraro commissario per l’emergenza rifiuti, la Presidente della Regione Polverini, il Presidente della Provincia Zingaretti e il sindaco Alemanno.
“Da un lato – commenta De Paolis – la presenza del Presidente Zingaretti a questo vertice per noi è una garanzia, poichè la Provincia di Roma si è espressa più volte contro questa scellerata ipotesi con l’approvazione di due atti in Consiglio provinciale approvati all’unanimità. Invece, siamo fortemente preoccupati per la partecipazione del sindaco Alemanno, che, non dimentichiamo, è stato l’artefice principale insieme all’allora Ministro della Difesa La Russa del famigerato protocollo d’intesa che individuava la nuova discarica di Roma proprio nel Comune di Allumiere, presso il sito del Comprensorio militare Santa Lucia di Civitavecchia. Se non fosse stato per il quotidiano la Repubblica, che ha pubblicato il protocollo d’intesa, mascherando un complotto ordito alle spalle di una popolazione ignara e incolpevole, forse il misfatto si sarebbe già compiuto”.
“Alla luce di quanto sta accadendo -prosegue – ho chiesto anche rassicurazioni all’assessore provinciale all’Ambiente Civita rispetto alla presentazione di un eventuale progetto riguardante la realizzazione di un impianto di compostaggio nella zona adiacente il sito individuato per la discarica, onde evitare che possa essere utilizzato come una sorta di cavallo di troia per la costruzione di un impianto di incenerimento dei rifiuti. E’ necessario bloccare l’eventuale progetto di realizzazione dell’impianto di compostaggio, finchè non verrà scongiurata definitivamente l’ipotesi di una città della mondezza, come peraltro già previsto in un accordo sottoscritto dal Comune di Allumiere”. De Paolis lancia un invito ai candidati Sindaco di Civitavecchia affinché “si esprimano pubblicamente per affermare inequivocabilmente ognuno le proprie posizioni in merito, con l’obiettivo anche se nella frammentazione politica di ostacolare questo scellerato progetto una volta tanto nell’interesse della popolazione tutta”.
E il primo pronunciamento in merito arriva dal candidato Sindaco Giovanni Ghirga, secondo cui “la proposta di portare i rifiuti di Roma a solo qualche chilometro in linea d’aria da Civitavecchia rappresenta una grave offesa alla città da parte del Sindaco di Roma Alemanno”.
“I venti prevalenti – spiega il medico – spirano verso la città che sarà inondata dal pessimo odore dei rifiuti. Con il tempo è stato dimostrato che metalli come l’arsenico possono filtrare e penetrare nelle falde acquifere e rendere il problema dell’arsenico stesso nell’acqua potabile irrisolvibile, con estremo danno ai più deboli: bambini, donne in stato di gravidanza e malati. Non solo, ma l’ipotesi di bruciare anche i rifiuti nella centrale di Torre Valdaliga Nord è un’altra pessima decisione che potrebbe minacciare gravemente la salute, prima di tutto degli operai che ci lavorano e, come ben dimostrato dalla letteratura scientifica internazionale, tutta la popolazione che vive nel raggio di 5-10 km dalla fonte di emissione. La cocombustione di carbone e rifiuti rappresenta una delle fonti emissive più tossiche”. “Una corretta gestione dei rifiuti – prosegue Ghirga -può garantire numerosi posti di lavoro (in Europa circa 2.4 milioni). L’incenerimento dei rifiuti è una soluzione completamente sbagliata. Secondo i risultati di studi recenti, la combustione di una tonnellata di rifiuti, in termini di danni alla salute ed all’ambiente, arriva a costare 21.2 euro. L’incenerimento annuo di 400.000 tonnellate di rifiuti potrebbe comportare una spesa per i danni alla salute ed all’ambiente di oltre 8.000.000 di euro. Dopo 20 anni di attività, i costi potrebbero essere pari a 160.000.000 di euro (WMR Vol. 26, No. 2, 147-162 (2008). Una corretta gestione dei rifiuti renderebbe alla popolazione salute, lavoro ed economia”.