I Verdi: “Amministrazione comunale: un anno di nulla”

CIVITAVECCHIA – “La città prenda atto che la fiducia accordata a questa amministrazione nelle passate elezioni è stata decisamente mal riposta”. Cosi in una dura nota gli iscritti de I Verdi – Europa Verde di Civitavecchia.

“Un anno di nulla di cui si è parlato di tutto e il contrario di tutto – si legge in una nota stampa – ma e si è prodotto tanto fumo e nessun arrosto, lo dimostrano ritardi clamorosi su tutta la linea inclusa la tanto decantata applicazione del programma elettorale. Le opere di rifacimento dei parchi sono ferme alla passata amministrazione e quelli terminati sono ormai preda dell’incuria, dato che dopo un anno, l’amministrazione non è stata in grado di assegnarne la gestione. Del Parco Saraudi si è parlato solo per cancellare lo skate park ma di fatto si è cancellato tutto, visto che l’avanzamento è stato giusto un taglio dell’erba, così come è sparito quello del Bricchetto. E il turismo termale che doveva decollare in pochi mesi? Il riavvio della struttura della costruzione della struttura? Il puntare sulle rinnovabili, la smart city del Lazio? Non se ne parla più. Del programma elettorale si ricordano solo quando si parla di porta a porta. E infatti, gli illuminanti provvedimenti dell’amministrazione hanno ridotto la capacità cittadina di differenziare, tornado ad un 40% di frazione indifferenziata (contro il 25% che si era raggiunto nel periodo più virtuoso) con conseguenti aggravi dei costi di conferimento e smaltimento che tutta la cittadinanza dovrà pagare. Sul resto di CSP è tornato un assordante silenzio”.

“Anche l’Assessore al Bilancio, Avv. Di Paolo – proseguono i Verdi – ha lanciato un appello affinché si approvi il documento di Bilancio (a proposito hanno ritrovato la cartellina?), che pare ancora oggetto di modifiche e dubbi legati al piano che CSP dovrà attuare e di cui, anche di quello, non si hanno più notizie. Le uniche notizie sempre costanti e abbondanti sono invece quelle relative ai litigi e battibecchi da kindergarten degli esponenti di maggioranza, di cui francamente sono stanchi anche i più pazienti e navigati concittadini, una situazione tra il farsesco e il ridicolo. Il Comune non è una tavola da predare ma un bene da amministrare, concetto che non pare assolutamente nelle corde di questa amministrazione, a questo punto e come estremo atto di responsabilità, si faccia l’unico gesto sensato: si stacchi la spina, la città non può sopportare oltre questo vivacchiare amministrativo, restituite cariche e prebende e tornate al vostro lavoro, quello vero”.