I sindacati: elezioni subito nel Lazio

regione lazio (2)CIVITAVECCHIA – “Cornuti e mazziati”. Una espressione forse poco elegante ma che, secondo i sindacati confederali territoriali, rende bene la condizione dei lavoratori, pensionati e cittadini del Lazio, i quali, vittime del malcostume e delle ruberie che hanno segnato l’amministrazione di Renata Polverini, si sentono dire oggi, dalla Presidente della Regione, che non vi sono più soldi per andare a votare rapidamente. Ma per Cgi, Cisl e Uil è indispensabile andare al voto il prima possibile per fronteggiare in tempi rapidi i tanti problemi che stanno attanagliando il Lazio.
“Non ci soffermiamo su tante gravi emergenze – affermano i segretari territoriali Caiazza, Di Marco e Barbera – come quella del funzionamento del sistema sanitario sempre più in crisi, ma vogliamo concentrarci sui temi legati all’emergenza occupazionale. Solo nel territorio di Civitavecchia, tra la fine dell’anno e i primi mesi del prossimo, tante centinaia di lavoratori esauriranno i periodi previsti per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e si rischia, senza nuovi interventi in deroga e motivati da politiche attive per il lavoro, prerogativa della Regione, l’esplosione di un dramma sociale ingovernabile. Al tempo stesso, muovendo da una forte preoccupazione legata alla crisi e ad una progressiva perdita di occupazione nel nostro territorio, torniamo a chiedere l’urgente convocazione del Tavolo distrettuale per lo Sviluppo, definito con il Sindaco di Civitavecchia nell’ambito del Patto sottoscritto i primi giorni di agosto”.
Per i sindacati, tuttavia, tutte le emergenze sociali debbono divenire argomento di confronto tra tutti i principali attori che operano nel territorio: Comuni del distretto, Autorità Portuale, Enel, Tirreno Power, Asl, Tribunale, forze sociali.
“Riteniamo quindi – concludono i tre segretari – necessaria la tempestiva convocazione del Tavolo per lo Sviluppo e il Lavoro che, come abbiamo detto molte volte in ragione di altre drammatiche emergenze che affliggono il territorio, può essere trasformato in Tavolo Territoriale Permanente per lo sviluppo, il lavoro, l’ambiente e la salute”.