Fumi in porto. Petrelli: “Ma qualcuno controlla sì o no?”

portoCIVITAVECCHIA – Fumi in porto: un problema di persistente e di difficile soluzione se è vero che continuano, come nella giornata di lunedì, a verificarsi consistenti uscite di nubi nere dai camini delle navi ormeggiate nello scalo cittadino. E questo nonostante l’introduzione di innovazioni nel regime di impiego dei combustibili per uso marittimo e l’obbligo di controlli e sanzioni da parte delle autorità competenti in caso di mancata osservanza delle leggi. Per questo il Consigliere comunale dell’Idv Vittorio Petrelli ha deciso di inviare una nota all’Autorità portuale di Civitavecchia, alla Capitaneria di Porto, al Ministero dell’Ambiente, all’Arpa, all’Ispra e alla Procura della Repubblica reclamando “un’informazione trasparente e completa che dimostri alla popolazione l’impegno di tutti i soggetti coinvolti e, in caso di eventuali incidenti e/o malfunzionamenti, le eventuali cause e motivazioni di situazioni anomale”.
L’esponente di minoranza fa presente come nel Piano di Risanamento della Qualità dell’aria della Regione Lazio approvato nel marzo 2010, non solo Civitavecchia è stata inserita nei Comuni di Fascia B, ma è chiaramente riportato quanto che ‘…ma nella provincia di Roma assumono rilevanza anche le attività legate al traffico marittimo, grazie soprattutto alla presenza del porto di Civitavecchia che da solo rappresenta il 98% delle emissioni diffuse di NOx prodotte dal traffico marittimo della provincia … mentre in alcuni casi particolari le emissioni di biossido di zolfo provengano quasi esclusivamente da un settore, come le attività di trasporto navale nel comune di Civitavecchia’.
Petrelli fa inoltre presente come sia previsto per legge il controllo dei combustibili per uso marittimo in area portuale e come tali controlli siano eseguiti con “adeguata frequenza e programmazione”. La legge prevede inoltre anche la comunicazione e pubblicizzazione dei risultati.
Insomma, per il Consigliere dell’Idv i controlli sono obbligatori ed i cittadini pretendono di sapere se vengono regolarmente effettuati  oppure se persiste l’abitudine di consentire a chiunque di inquinare impunemente questa città.