Frascarelli: “Un ricorso metterebbe le 40 famiglie in mezzo alla strada”

giancarlo frascarelliCIVITAVECCHIA – L’Assessore Giancarlo Frascarelli interviene in merito all’assegnazione in via provvisoria dei moduli abitativi del Villaggio della Solidarietà. “Credo che nella vicenda del Villaggio della Solidarietà sono il rappresentante politico che ci ha rimesso di più dal punto di vista dell’immagine, visto  che qualcuno mi ha addirittura dipinto come un semplice partecipante alla consegna degli alloggi, quando invece avevo accompagnato il Sindaco, che me l’aveva chiesto, ad una cerimonia molto importante. Comunque, venendo al nocciolo della questione, la competenza della emergenza abitativa come decreto appartiene al Sindaco, mentre tutti i casi degli alloggi provvisori sono di stretta competenza dei Servizi Sociali. L’Assessorato alla Casa ha invece competenze soprattutto nel campo della programmazione, delle assegnazioni definitive inerenti i bandi regionali e degli altri aspetti di questo settore. E’ come se l’Assessore alle Opere Pubbliche Zappacosta fosse chiamato in causa su questioni che competono invece all’Assessorato alle Manutenzioni: mi sembra che da parte della consigliera Marietta Tidei questa cosa non sia stata compresa fino in fondo”.
“Comunque ad oggi gli alloggi sono stati consegnati e quindi ci sono 40 nuclei familiari che li abitano. Sento parlare di verifiche da fare alle condizioni degli assegnatari, se ci sono figli e figliastri e altre questioni. Può andare bene. Ma sento anche parlare di ricorsi: ebbene, chi intende percorrere una soluzione del genere, ha pensato a cosa accadrebbe qualora i processi innescati dall’opposizione portassero, cosa che non credo possa accadere, a mettere quaranta famiglie in mezzo alla strada? Sapranno considerarsi responsabili di un danno sociale del genere, oppure no? Allora, ciò che io dico è: non scateniamo una guerra tra chi è stato assistito, chi ancora aspetta e cose del genere. Uniamo le forze, perché le guerre tra poveri non vanno aizzate e non sarò mai io a farlo”.
“Riguardo, infine, al consiglio ricevuto dalla Consigliera di dimettermi, lei avrebbe fatto questa scelta. Io non la faccio perché, come ho già spiegato, ci sono ragioni di competenze ben precise, che alla Tidei evidentemente erano sfuggite. Comunque, non mi dimetto perché ho a cuore il lavoro che ho portato avanti e che sto producendo, soprattutto nell’interesse di quelle famiglie che devono essere assistite sia per gli affitti che per le centinaia di domande presentate per l’alloggio popolare. C’è un bando regionale, c’è il dialogo che ho riaperto con l’Ater, c’è la volontà di risolvere i problemi della gente: tutto questo deve far capire all’opposizione che ho un’apprensione giornaliera per quelle famiglie che sono rimaste fuori e che non saranno abbandonate dal sottoscritto. Perciò, se i problemi della città sono davvero tanto cari a Marietta Tidei, venga la mattina in Comune e si rimbocchi le maniche, come faccio io tutti i giorni, perché sarei contento se lei collaborasse con me. Con l’occasione le faccio tanti saluti e le rinnovo gli auguri di buona Pasqua”, conclude Frascarelli.