BRACCIANO – E’ stata ricoverata e successivamente dimessa con dieci giorni di prognosi la donna di 39 anni aggredita con calci e pugni a Bracciano mentre cercava di staccare un cartello con una croce celtica. Ad aggredirla sarebbero stati cinque militanti di estrema destra, sulle cui responsabilità stanno indagando ora le Forze dell’ordine.
Una aggressione che ha generato scalpore e indignazione, con la CGIL Civitavecchia Roma nord Viterbo che ha voluto esprimere immediata solidarietà alla donna.
“La CGIL rifiuta qualsiasi forma di violenza e condanna perentoriamente l’azione messa in atto a Bracciano da un gruppo di stampo neofascista – dichiara la segretaria Stefania Pomante – Questa azione brutale non è un caso isolato, in questi giorni registriamo diversi casi di aggressioni violente riconducibili a una matrice estremista di destra. Riteniamo molto grave il clima di intolleranza, di violenza, di brutalità e lo stato di tensione che gruppi neofascisti stanno riproponendo. Ribadiamo quindi la nostra solidarietà senza alcuna riserva alle vittime di tali vili agguati ribadendo con forza che non è accettabile che vengano reiterati e tollerati atti violenti, aggressioni brutali e intimidazioni da parte di gruppi neofascisti”.
Ferma condanna dell’aggressione anche da parte del Sindaco di Bracciano Marco Crocicchi: “Faccio appello a tutte le forze democratiche e ai cittadini e alle cittadine del territorio affinché si schierino apertamente contro ogni tipo violenza. Non possiamo permettere che episodi come questi si possano ripetere, alzando la tensione e il clima all’interno della nostra comunità. Siamo ovviamente a disposizione delle forze dell’ordine per l’identificazione degli aggressori ai quali non può essere permesso questo tipo di azioni senza che la comunità reagisca con fermezza”.