Dall’Idv tre quesiti al futuro Presidente dell’Autorità portuale

pallanuotoCIVITAVECCHIA – Nella pioggia di apprezzamenti per la proposta di Pasqualino Monti alla guida dell’Autorità portuale, spicca la voce fuori dal coro dell’Italia dei Valori, secondo cui al momento “sono insufficienti gli elementi utili ad una valutazione delle sue capacità manageriali”. Gli esponenti locali dell’Idv dicono di riconoscere le sue capacità professionali prima nella gestione amministrativa delle finanze comunali e successivamente nella responsabilità dell’Area amministrativa dell’Autorità portuale, ma in tal senso evidenziano come la designazione di Monti da parte del Sindaco Moscherini può prefigurarsi come “un’assicurazione allo sviluppo dei suoi progetti non esattamente convergenti con quelli dei cittadini del comprensorio tant’è che lo stesso Moscherini si è precipitato ad ammonire l’On. Tidei a non cercare di mettere il “cappello” su quella  candidatura  pensando di ricavarne, in futuro, un’utile tornaconto”.
“Nonostante questo legittimo sospetto desideriamo sgombrare il campo da ogni preconcetto negativo – proseguono dall’Idv – perché è indubbio che nella designazione di Monti constatiamo la positività della scelta di un giovane, di un dirigente con una discreta esperienza e anche di un concittadino. Ora l’interrogativo che ci poniamo è: questi elementi sono sufficienti per pronunciarsi sulla persona senza ottenere dal designato una visione su cosa intenda fare nel futuro immediato?”
I dipietristi locali si chiedono dunque quale sia la posizione di Monti sulla Piastra Logistica, “una infrastruttura di enorme impatto che divorerà centinaia di ettari di territorio agricolo e turistico”. Gli chiedono inoltre “se è in grado di garantire l’applicazione del D.Lgs 205 del 2007 che, dal 1luglio 2010, impone l’uso dei combustibili a basso tenore di zolfo per tutte le navi ormeggiate nel porto”. E si domandano in terza battuta “in che misura le imprese locali possano essere tutelate nella loro attività futura e nei loro investimenti”.
“Naturalmente non è corretto porre a chi potrebbe ricoprire l’incarico di futuro presidente dell’Autorità portuale la richiesta di un piano aziendale completo, quanto un chiaro pronunciamento su questioni semplici e basilari per tutto il territorio e non a salvaguardia degli interessi di pochi – concludono dall’Idv – E’ assolutamente evidente che questa nostra richiesta è rivolta a chiunque si candidi o venga candidato alla Presidenza dell’Autorità Portuale e non per la smania di apparire ad ogni costo quanto per fornire risposte sensate anche a tutti gli abitanti del comprensorio, che vedono le scelte su rilevanti incarichi gestionali passare regolarmente sulle proprie teste”.