“Appello ai civitavecchiesi per non diventare servi della gleba”

enrico leopardoCIVITAVECCHIA – In quest’Italia dove la politica è ormai una grottesca commedia di inganni Civitavecchia purtroppo recita la sua parte. Lo dimostrano le roventi polemiche provocate dall’assegnazione diretta da parte del Sindaco delle ormai celebri 40 provvisorie casette di legno a famiglie particolarmente bisognose. Personalmente so cosa significa cercare casa. Ho trent’anni, sono sposato, ho un bambino appena nato e siamo una famiglia monoreddito. Come tutti coloro che si trovano nelle mie condizioni mi sono dovuto indebitare per decenni per avere un tetto sulla testa. La casa dovrebbe essere un diritto invece è una pena. E chi non ha risorse economiche oltre alla pena anche l’umiliazione. E’ proprio il caso degli assegnatari di queste 40 casette. Ridotti a oggetti di cui il Sindaco dispone in base alle proprie preferenze. Queste casette infatti sono state assegnate senza bando pubblico, senza consultare i servizi sociali, né l’assessorato alla casa. Ciò significa semplicemente strumentalizzare i bisogni della gente e in particolare di chi è povero.
Questa Amministrazione comunale ci ha abituati a tutto. In tre anni abbiamo visto offendere la nostra città come nessuno aveva mai osato fare. Purtroppo l’attuale Sindaco è riuscito a rovinare così tanto la vita politica locale da riuscire a tenersi a galla nonostante non abbia fatto che registrare fallimenti durante tutta la sua gestione. Per quanto non sia tra le peggiori nefandezze commesse dagli occupanti di Palazzo del Pincio la vicenda delle casette di legno è veramente troppo per il bieco cinismo con cui è stata condotta e si è conclusa. Se si è arrivati a questo punto cosa accadrà durante la campagna elettorale ormai alle porte? Alle banconote tagliate a metà e alle scarpe spaiate come faceva Achille Lauro negli anni ’50? A questo vogliamo arrivare? Civitavecchia non è mai caduta così in basso. Sono costernato e, al di là dell’appartenenza politica, non mi resta che appellarmi ai giovani e a coloro che hanno bisogno di una casa per non chinare la testa, per non diventare servi della gleba di un piccolo feudatario. E’ veramente troppo. Per il modesto ruolo politico che ho in questa città mi impegnerò con tutte le mie forze affinché Civitavecchia esca dal fango in cui il Sindaco l’ha fatta precipitare.

Enrico Leopardo – Segreteria Pd Civitavecchia