E’ successo di nuovo

strage connecticutÈ successo di nuovo. L’America piange ancora giovani vittime. L’ennesima strage degli innocenti che ha lasciato l’America sotto choc risale a ieri, venerdì 14 dicembre 2012. Un ragazzo di soli 20 anni avrebbe ucciso, con le pistole della madre, il padre, la madre, circa 20 bambini e un’altra decina tra insegnanti, preside, psicologo della scuola e operatori scolastici. Avrebbe sterminato un’intera classe della scuola elementare Sandy Hook Elementary School, in Connecticut. Ventisette in tutto le vittime di questo giorno di ordinaria follia americana. È l’ultima di una lunga lista di stragi, a partire dal disastro della Bath School del 1927, nel Michigan. Con l’esplosione di 3 ordigni rimasero uccise quarantacinque persone e cinquantotto restarono ferite, anche in quel caso la maggior parte delle vittime erano bambini che frequentavano la Bath Consolidated School. Andrew Kehoe uccise la moglie, fece scoppiare una bomba nella sua fattoria e, quando i vigili del fuoco giunsero sul posto, fece esplodere l’ala nord dell’edificio scolastico, poi si suicidò facendosi saltare in aria prima di riuscire a far scoppiare anche l’ordigno del lato sud della scuola. Nel 1999 in Colorado ci fu poi il massacro della Columbine High School. Due studenti della Columbine High School, Eric Harris e Dylan Klebold, si introdussero nell’edificio armati e aprirono il fuoco su numerosi compagni di scuola e insegnanti uccidendo 12 studenti e 1 insegnante e ferendo 24 persone. Anche in questo caso gli autori della strage morirono suicidi. Nel 2007 ci fu un altro massacro, stavolta in Virginia, al Virginia Polytechinc Institute and State University. Stavolta morirono 32 persone e ne rimasero ferite altre 29. Autore della strage uno studente sudcoreano, Cho Seung-hui, morto suicida dopo il massacro. Purtroppo, data la triste frequenza con cui accadono questo genere di stragi, l’FBI ha addirittura coniato un termine per designare questi killer, i pistoleri della scuola, gli school shooter, spesso mossi da motivazioni banali e assolutamente spropositate rispetto alla violenza causata. Lo school shooter del Connecticut parrebbe essere Adam Lanza, con la complicità del fratello Ryan, di poco più grande. Dopo avere ucciso la madre a Newton, l’assassino avrebbe guidato fino alla scuola, dove non avrebbe avuto problemi ad entrare in quanto la madre lavorava lì come insegnante. Una volta entrato ha aperto il fuoco. La preside ha avuto la prontezza di riflessi di accendere l’altoparlante permettendo a tutta la scuola di sentire cosa stava accadendo e salvando così tantissime vite. Cento i colpi sparati, 27 morti e numerosi feriti. Il presidente Usa Barack Obama, in lacrime, ha espresso una dura condanna alla facilità con cui in America si possono comprare e detenere armi da fuoco. Questa è una battaglia lunga, contro lobby potenti, contro un mercato che muove una forte economia, che si accende dopo ogni strage. Dopo ogni massacro si apre un feroce dibattito nazionale e internazionale sulla legislazione statunitense per il controllo sulla vendita e la reperibilità delle armi da fuoco, nonché la loro detenzione. “Abbiamo sopportato troppe tragedie simili in questi anni e ho sempre reagito non come presidente, ma come genitore – ha dichiarato Obama – Oggi non c’è genitore che non provi un dolore come il mio. La maggioranza dei morti sono bambini tra i 5 e i 10 anni, che avevano ancora tutta la vita davanti, con compleanni, lauree, matrimoni, e a loro volta figli”, conclude Obama promettendo di impegnarsi per cambiare le cose.

Francesca Ivol