ROMA – Nell’ambito della XIX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e Avviso Pubblico si è svolto il Convegno “Veleni in campo: ecomafie, agro mafie e caporalato”, un momento di condivisione e riflessione importante per affermare l’importanza di una nuova cultura della responsabilità e della legalità a fianco dei cittadini.
Significativa è stata la scelta di celebrare questa giornata della memoria proprio nel Lazio, vista la presenza della criminalità nella nostra Regione evidenziata dal Rapporto annuale che Avviso Pubblico ha presentato ieri. Stesso quadro che emerge relativamente ai crimini commessi contro l’ambiente dal rapporto Ecomafie di Legambiente del 2013, dove si evidenzia una presenza sempre più strutturata delle mafie collocando il Lazio al 5° posto nazionale per reati ambientali. E a Latina è stato importante ricordare in particolare la morte di Don Cesare Boschin, parroco di Borgo Montello, e i numerosi atti intimidatori avvenuti nei mesi scorsi al villaggio della legalità di Borgo Sabitino.
“Penetrazioni criminali da combattere – afferma Cristiana Avenali, Consigliere Regionale del gruppo Per il Lazio – anche attraverso un lavoro maggiore di controllo sul territorio e di vigilanza, grazie al coordinamento continuo con le forze dell’ordine, con gli amministratori locali ma anche con le organizzazioni della società civile, i sindacati e le imprese. Battere le mafie si può, attraverso strumenti fondamentali: l’educazione alla legalità, riutilizzando e valorizzando i beni sequestrati alla criminalità organizzata per opere di risanamento ambientale e di educazione, abbattendo gli abusi edilizi. Il rilancio economico della nostra regione, con uno sviluppo economico culturale sociale e ambientale potrà aprire una stagione diversa, riducendo i rischi per i propri cittadini di esporsi all’usura e quindi delle mafie, promuovendo una economia basata sul rispetto del lavoro, sulla sostenibilità ambientale e sociale”.