Siria: tacciono le riforme, parlano i morti

assad siriaContinua a restare aperto e rovente il fronte siriano, dove attivisti e lealisti continuano a fronteggiarsi in un conflitto senza quartiere e l’unica voce, quella delle riforme, che potrebbe porre fine al disastro tace. Il viceministro degli esteri siriano Faysal Mekdad oggi ha annunciato che il governo di Damasco consegnerà alle Nazioni Unite una lista di 1.100 persone “uccise da terroristi” a significare dunque che il governo Hassad non solo non riconosce alcuna dignità politica ai ribelli, ma non ha intenzione di trattare in alcun modo.
La Siria, ha detto il viceministro parlando al Consiglio di diritti dell’Uomo di Ginevra, “è sotto minaccia terroristica e nei prossimi giorni consegneremo all’Alto Commissariato per i diritti dell’uomo una lista di martiri, di funzionari, di poliziotti….oltre 1.100 persone uccise da terroristi”. Il mio paese, ha concluso, negli “ultimi sette mesi ha conosciuto diverse minacce e anche una guerra mediatica di disinformazione”.
Ma in uno scontro del genere evidentemente le cifre sono impietose per tutti: mentre il ministro siriano condannava i massacri ribelli le Nazioni Unite diffondevano una loro stima sulle vittime della “repressione” in Siria negli ultimi tempi parlando di oltre 2.900 persone morte. In base a una dettagliata lista dei nomi delle persone di cui disponiamo, il numero totale delle persone uccise dall’inizio delle manifestazioni in Siria oltrepassa le 2.900″, ha indicato il portavoce dell’Alto Commisariato per i Diritti dell’Uomo, Rupert Colville.
Un bilancio che rischia di essere rivisto al rialzo, poiché il numero delle persone scomparse “è parecchio più alto”: è di questa mattina la notizia riferita dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) secondo cui almeno sette civili siriani sono stati uccisi nella notte dalle forze fedeli al presidente Bashar al Assad in due diverse località del Paese, precisamente a Homs, terza città del Paese a nord di Damasco, e altre tre a Duma, sobborgo della capitale.