“Senza istruzione non c’è futuro”, il mondo della scuola torna in piazza

scuola precariROMA – Il mondo della scuola torna in piazza. Insegnanti, precari, studenti sfileranno infatti questo pomeriggio in corteo a Roma per dire no a nuovi tagli al sistema dell’istruzione pubblica. “Senza istruzione non c’è futuro! Basta tagli! Basta violenza sulla scuola!” lo slogan della manifestazione odierna, promossa dal Coordinamento Precari Scuola, che partirà alle ore 15:00 da Piazza della Repubblica.
“Il tema dell’istruzione e della scuola insieme a quello del lavoro devono diventare il cuore dell’agenda politica e del dibattito civile, senza il quale non sarà possibile alcun rinnovamento politico e culturale – spiegano dal Cps Roma – Le scuole sono per eccellenza il luogo di formazione della coscienza critica, strumento essenziale per comprendere la complessità della realtà e in essa agire per la sua trasformazione in modo e in senso democratico; siamo costretti, però, ad assistere ancora a tentativi, fondati sul terrore, di deviare l’attenzione pubblica dai temi fondamentali e che fanno presagire scenari già visti. Ora basta! Rilanciamo con forza la manifestazione in difesa della scuola pubblica. Dopo anni di tagli indiscriminati all’istruzione, dopo aver cancellato il diritto allo studio e peggiorato ulteriormente le condizioni di lavoro, dopo i maldestri tentativi di semplificazione e d’immiserimento dei saperi, dopo aver sotterrato qualsiasi principio di legalità nelle scuole, ci chiediamo quale tipo società le forze politiche al governo stiano contribuendo a costruire. Noi abbiamo già un’idea chiara per il nostro Paese e, quest’idea parla, innanzitutto, di diritto all’istruzione di qualità per tutti/e, parla di un energico rifinanziamento della scuola e delle università pubbliche, parla del diritto ad un lavoro sicuro e garantito, e infine parla della necessità di allargare la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche che li riguardano, senza la quale partecipazione sarà impossibile raggiungere una piena democratizzazione di questo Paese. Chiediamo anche alle organizzazioni sindacali e politiche che commemorano la tragedia di Brindisi – concludono dal Cps – di tradurre in pratica quanto dichiarano, opponendosi alla controriforma di questo governo in tema di lavoro ed attuando una reale lotta per difesa della scuola pubblica statale e per eliminare la precarietà”.