S. Marinella. Il Pdl replica a Piendibene: “E’ solo invidioso”

Bandiere PdlSANTA MARINELLA – Il Direttivo del Pdl di Santa Marinella replica alle recenti dichiarazioni del Segretario locale del Partito Democratico Emanuele Piendibene.
“Il signor Piendibene parte all’attacco dell’Amministrazione Comunale usando lo spillone degli atti recentemente approvati ed in particolare la delibera 31 sul Piano Integrato Benigni. Ed è spontaneo rigirare l’affermazione del segretario del Pd e chiedergli in cambio di quali briciole il suo partito, negli anni 2005-2007 ha dato in pasto all’edilizia selvaggia vastissime porzioni di territorio. Che cosa ha ottenuto la città, in cambio dello scempio edilizio realizzato a via IV Novembre – via delle Colonie, o, per dirne un’altra, a via della Fornacetta? Non si affanni il segretario del Pd, glielo diciamo noi: nulla. E la verità è che la costruzione senza scrupoli e senza regole ha regnato sovrana fino all’arrivo degli importanti interventi in materia di urbanistica apportati dall’attuale Assessore Angelo Grimaldi.
Altro punto da contestare è evidentemente il fatto che il signor Piendibene farnetica in merito a dimissioni di assessori, “crisi di governo”, amministrazione di larghe intese e senso di responsabilità, in un indigesto minestrone fatto di menzogne, approssimazioni e banalità. Ma forse il Segretario ha confuso il suo ruolo con quello di Bersani o Renzi: infatti, a differenza del Governo Nazionale, nella nostra città non risulta esserci alcuna crisi di maggioranza. Ma egli, forse ispirato dalle dichiarazioni del suo Leader ha rovesciato sul tavolo una serie di concetti che poco hanno a che vedere con le questioni della Perla, rischiando così di passare più come un’imitazione del suo Segretario in perfetto stile “Maurizio Crozza”. Stia tranquillo, comunque, che la situazione economica in città è del tutto sotto controllo, la fase critica è stata superata ed i provvedimenti adottati dalla Giunta e dal Consiglio Comunale sono perfettamente coerenti ed hanno avuto come risultato il pagamento delle ditte e la prosecuzione dei lavori nei cantieri pubblici, come narrano le recenti cronache giornalistiche.
Ma a proposito di comici, ci viene da chiedere quali potrebbero essere i ‘formatori’ della nuova classe dirigente del centro-sinistra nella nostra città. Forse la folla urlante che negli ultimi consigli comunali viene puntualmente a vomitare i propri insulti e le proprie volgarità all’indirizzo dei consiglieri di maggioranza? Certo, i signori citati potrebbero dare ottimi esempi di come non ci si dovrebbe comportare in politica e di come non si dovrebbe concepire la cosa pubblica. Anche questa è formazione, in fondo.
Resta il fatto che il Pd in salsa Santamarinellese non ha nulla da offrire di meglio rispetto all’attuale maggioranza e la dimostrazione si palesa nel momento in cui oltre alle critiche, non ha messo sul piatto alcuna contro-proposta da discutere in alternativa a quella dell’Amministrazione Comunale. E di questo “vuoto cosmico” delle opposizioni la gente se è ben resa conto: gli iscritti al Pd locale sono appena il 10% rispetto agli iscritti al Popolo della Libertà, che si avvicinano attorno ai mille grazie al successo ottenuto dal recente tesseramento. E’ comprensibile alla luce di ciò, il sentimento che può provare un segretario di un partito così piccolo e così poco considerato dai cittadini di Santa Marinella rispetto al nostro. Tuttavia, a lungo andare finisce che l’invidia acceca. “Di vil ciliccio mi parean coperti, e l’un sofferia l’altro con la spalla, e tutti da la ripa eran sofferti”. Perfino Dante Alighieri nella Divina Commedia conferisce agli invidiosi una pena terribile: l’Immortale Racconto recita infatti descrivendo gli invidiosi che nella vita hanno guardato con occhio malevolo le cose buone degli altri e che per la legge del contrappasso si trovano in Purgatorio, nella misera condizione di non vedere ed infatti hanno le palpebre cucite dalla “accigliatura”. Non inutilmente abbiamo “scomodato” Sommo Poeta, attraverso le sue parole vogliamo infine dare un consiglio al signor Piendibene: che metta da parte l’invidia ed inizi a rottamare all’interno del suo partito, prima di avere la pretesa di farlo a casa nostra”.