S. Marinella. Ecco cosa chiedono i cittadini a Babbo Natale

babbo nataleSANTA MARINELLA – Ci siamo. Mancano ormai poche ore alla discesa di Babbo Natale dai nostri tetti e camini per riempire le case, quest’anno forse un po’ meno, di regali e vettovaglie ricercate. Le letterine sono state scritte e mandate al Polo Nord, le avrà certamente già lette tutte, ma per i ritardatari c’è ancora tempo perché Babbo Natale è un essere straordinario che può contare sulla sua magia e su un esercito di piccoli folletti che lo aiutano. Fino alla mezzanotte del 24 c’è dunque tempo per rimediare.
Quest’anno una letterina, seppure oralmente, l’abbiamo chiesta anche al sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca il quale per sé non ha chiesto nulla se non di riuscire a “continuare il mandato al meglio realizzando tutto ciò che è stato prefissato, completando la riqualifica dei parchi, della via Aurelia fino al cimitero, di via delle Colonie, la ristrutturazione della biblioteca civica e tante altre cose per cui si sta lavorando con impegno dall’inizio dell’insediamento di questa Amministrazione”. Il Primo Cittadino della Perla del Tirreno non ha mancato di tirare le somme dell’ultimo anno di governo della città, né di aggiungere i consueti buoni propositi per l’anno nuovo: “Non ho rimpianti, l’unica cosa che forse non rifarei è la delibera del 30 settembre – la famigerata delibera in cui si annunciava l’ipotetica vendita dei beni comunali che ha suscitato scalpore e creato forti tensioni in sede di Consiglio Comunale – mentre per il futuro un punto importante su cui lavorare sarà il miglioramento della sicurezza per i cittadini, un maggiore controllo per le strade al fine di far diminuire ancora la percentuale di furti, oltre al tentativo di concludere le vicende in sospeso del Castello di Santa Severa e del Municipio di Santa Marinella”. Sotto l’albero del comune di Santa Marinella quest’anno c’è anche l’ultimo Consiglio Comunale dell’anno, che si terrà nel pomeriggio di venerdì 23 dicembre, il cui primo punto in programma è l’annosa e atavica situazione dello sblocco dei vincoli paesaggistici dei terreni della Quartaccia, chissà che Babbo Natale non porti un bel regalo a tutti i residenti del rione che combattono ormai da decenni questa battaglia contro la burocrazia, sicuramente nelle loro letterine sarà stata la prima richiesta.  E gli altri cittadini della Perla cosa hanno chiesto a Babbo Natale? Il regalo più gettonato è sicuramente la serenità e la salute, seguite dai soldi, dall’estinzione del mutuo e dalla diminuzione delle tasse statali da pagare. I giovani chiedono per lo più di trovare un lavoro, un’indipendenza economica che permetta loro di emanciparsi dalle famiglie d’origine e di trovare una collocazione sociale autonoma. C’è chi chiede di trovare l’amore, ma anche chi vuole che un parente guarisca da una brutta malattia, chi desidera una macchina nuova e chi si accontenterebbe di essere promosso a scuola. In molti si lamentano dei “musi lunghi” che si vedono in giro e chiedono di far apprezzare di più le piccole gioie della vita alle persone. Più sorrisi dunque, più serenità e tranquillità, affetti, salute e qualche piccolo sfizio. Un pensiero per chi non c’è più e per chi nascerà tra poco, la volontà di migliorare le cose e, cosa fondamentale, di stare bene. C’è chi vuole dimagrire e chi rimanere incinta, chi vuole un cucciolo e chi un drago per sconfiggere il male. Un bambino vorrebbe i poteri di Harry Potter e la pace nel mondo. Un lavorone quindi per il nonno più famoso del mondo, ma per lui niente è impossibile, anche in questo periodo di caos globale. Affrettandomi a concludere anche la mia personale letterina invito chi non l’abbia ancora fatto a prendere carta e penna e lasciare che i desideri fluiscano dal cuore e dalla mente nell’inchiostro, anche se non si è mai scritto a Babbo Natale, anche se non lo si fa più da quando, da piccoli, si chiedevano barbie e piste delle macchinine, trenini o peluche, anche se non si crede più in lui, perché sta arrivando la notte più magica dell’anno e qualcosa di bello può sempre succedere, meglio non farsi trovare impreparati.

Francesca Ivol