Precari in presidio permanente davanti a Montecitorio

scuolaROMA – Sale la protesta dei precari. Dal pomeriggio di sabato scorso, 18 giugno,  i “Precari uniti contro i tagli” hanno dato inizio ad un presidio permanente davanti Montecitorio. Il movimento raccoglie precari di differenti settori lavorativi che hanno unito le rispettive rivendicazioni in un’unica  forma di protesta. Zoccolo duro i lavoratori precari della scuola che stanno presidiando giorno e notte la piazza, con una docente precaria, Monja Marconi,  che ha iniziato lo sciopero della fame.
“Chiediamo il ritiro dei tagli iniziati con la legge 133 del 2008 che hanno peggiorato la qualità dell’insegnamento ed estromesso dalla scuola 150.000 lavoratori, tra docenti e Ata  – si legge in una nota stampa del Coordinamento Precari Scuola –  Chiediamo l’immissione in ruolo di tutti i precari nel rispetto della normativa europea che impone l’assunzione dopo tre anni di contratto a tempo determinato”.
Grande partecipazione ieri pomeriggio nell’assemblea plenaria alla quale hanno preso circa 400 precari, proprio davanti al Parlamento, in cui, oltre ad confrontare le diverse esperienze lavorative e ad approfondire le politiche governative in atto nei confronti del mondo del precariato, sono state gettate le basi per una mobilitazione permanente. Appuntamento clou dei prossimi giorni la manifestazione convocata all’interno del presidio mercoledì mattina, in quella che è stata ribattezzata la “Giornata dell’indignazione precaria” per contestare duramente il Decreto Sviluppo e che, affermando dal Cps, “discriminando i precari della Scuola Pubblica Statale rischia di creare un pericoloso precedente da estendere a qualsiasi altro settore del precariato sia pubblico che privato. Manifestiamo la parte migliore di questo Paese”.