“Porte aperte al Castello”, parte la mobilitazione

castello s. severaSANTA MARINELLA – Dal 1° Aprile, su iniziativa del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite Onlus e del costituendo “Comitato Cittadino per il Castello”, inizia la mobilitazione per discutere sul futuro del Castello di Santa Severa. Si parte domenica 1 aprile alle ore 10.30 nella piazza d’ingresso del borgo castellano con un Pubblico Dibattito al quale è invitata tutta la cittadinanza, le Associazioni, gli amministratori locali, i presidenti e gli assessori della Regione Lazio, della Provincia di Roma e del Comune di Santa Marinella. Si illustrerà ai cittadini la situazione in cui versa il monumento discutendo i possibili scenari futuri di valorizzazione.
“Per il restauro e il recupero funzionale del Castello – spiega il Dottor Flavio Enei – tra il 1994 e il 2011, sono stati spesi dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio quasi 14 milioni di euro pubblici. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha investito altre importanti risorse per la realizzazione del Museo Nazionale Pyrgense nell’edificio della Manica Lunga e nella Manica Corta. Il Comune di Santa Marinella ha gestito e mantenuto per decenni l’intero patrimonio destinando propri fondi per la nascita, lo sviluppo e il funzionamento del Museo Civico ‘Museo del Mare e della Navigazione Antica’, unico polo culturale pubblico attivo nel castello dal 1994, che occupa 12 persone, 1 direttore del museo, 5 operatori museali e 6 addetti alla pulizia e manutenzione del Castello (questi ultimi fino al 2011. Nel 2012 hanno perso il lavoro!). Il Museo Civico, Marchio di Qualità Regionale, molto attivo nella ricerca e nella divulgazione scientifica, ha curato, di concerto con la Soprintendenza Archeologica per l’Etruria, cinque anni di scavi nel borgo. Le indagini sono state effettuate, in contemporanea con i restauri per permettere la realizzazione delle opere, soltanto grazie all’impegno dei volontari per i beni culturali del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite. Nonostante il castello sia rimasto chiuso negli ultimi 7 anni il solo museo è stato visitato da oltre 12mila persone all’anno consentendo l’autofinanziamento degli stipendi per 4 dei 5 operatori museali che curano la didattica, i laboratori e la piccola parte fruibile dell’itinerario di visita ‘Pyrgi e il Castello di Santa Severa’. L’iniziativa “Porte Aperte al Castello” è finalizzata a far conoscere ai cittadini le seguenti richieste che il Gatc e il Comitato rivolgono ai responsabili politici di tutti gli Enti locali interessati al futuro del castello: la Regione Lazio, la Provincia di Roma e il Comune di Santa Marinella”.
Nello specifico le richieste avanzate ai Presidenti della Regione e della Provincia e al Sindaco di S. Marinella Bacheca sono queste: “istituire un tavolo di lavoro permanente tecnico-politico tra Regione, Provincia e Comune per affrontare le problematiche relative alla definizione del futuro del castello in modo chiaro, condiviso e sinergico; ripristinare subito il servizio di manutenzione, pulizia e custodia del castello che fino allo scorso anno è stato assicurato dal Comune di Santa Marinella, tramite un contributo della Regione che purtroppo è stato completamente tagliato nell’ultimo bilancio regionale (il castello è ora privo di controllo e pulizia, 6 operai addetti sono stati licenziati); riaprire il complesso monumentale alle visite guidate che gli operatori museali hanno sempre condotto, dal 1996 fino all’inizio del cantiere di restauro nel 2005, consentendo a migliaia di cittadini e turisti di accedere alla Torre Saracena, alla Rocca e ai suoi fossati, alle chiese del borgo, alle mura poligonali nella Cantina della Legnaia. Questa semplice operazione consentirebbe subito di stabilizzare l’occupazione dei 5 operatori e di prevederne l’assunzione di altri”.
“Il Castello di Santa Severa e l’area archeologica di Pyrgi – conclude Enei -costituiscono un patrimonio storico archeologico e monumentale di straordinaria importanza per il litorale nord di Roma e l’intero territorio regionale. Un sito frequentato dalla preistoria fino a noi in maniera ininterrotta. Un percorso di visita che attraverso i secoli consente di scoprire la storia di uno dei più antichi scali portuali del Tirreno, importante luogo di culto, città etrusca, fortezza romana, castello e borgo medievale. Un viaggio a ritroso nel tempo di oltre 5000 anni, in un ambiente naturale costiero ancora intatto e di notevole suggestione. Un luogo che si trova a circa 25 minuti di auto dall’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, 20 minuti dallo scalo croceristico di Civitavecchia, servito dalla via Aurelia, dall’Autostrada A12, dalla linea ferroviaria Roma-Pisa..
Un bacino di utenza potenziale di almeno 5 milioni di persone abitanti a Roma e nel suo immediato hinterland. Un’occasione di sviluppo sostenibile unica per il rilancio turistico ed economico del nostro territorio”.